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Brindisi, in centro sosta vietata per oltre un mese. Esercenti in rivolta

Brindisi, in centro sosta vietata per oltre un mese. Esercenti in rivolta

 
Brindisi, in centro sosta vietata per oltre un mese. Esercenti in rivolta

Piccirillo: «Il Comune deve condividere con le attività commerciali interventi e chiusure delle vie»

Martedì 04 Febbraio 2025, 13:36

BRINDISI - Le recenti ordinanze tecniche sulla viabilità, che impongono divieti di sosta e chiusure stradali per lavori pubblici già programmati, si scontrano apertamente con le misure adottate dal nuovo Piano della sosta, «generando - rileva Confsercenti - conseguenze pesantissime per commercianti e residenti». Il presidente dell’associazione di categoria, Michele Piccirillo, spiega infatti che «a partire dal 4 febbraio e fino al 21 marzo, un’ampia area del centro, nei presidi Palazzo di città, sarà interessata da un divieto di sosta con rimozione forzata dalle 6 alle 17:00 per consentire l’esecuzione di interventi di manutenzione straordinaria su beni immobili comunali». Parallelamente, «un’altra ordinanza dirigenziale ha imposto dal 3 febbraio al 3 marzo la chiusura al traffico e il divieto di sosta su una zona limitrofa (via Congregazione, vicolo Amena e parte di via Filomeno Consiglio) per lavori di posa in opera di cavi elettrici».

Ebbene, «mentre con questi provvedimenti si eliminano per alcune settimane decine di posti auto in una città già gravemente carente di parcheggi, contemporaneamente si chiede a cittadini e lavoratori di sottoscrivere abbonamenti di parcheggio più onerosi, aumentando le tariffe orarie e prolungando la fascia oraria della sosta a pagamento. Un controsenso - attacca Piccirillo - che non può passare inosservato». Confesercenti denuncia pertanto «l’assenza di una visione strategica nella gestione della città perché se i lavori pubblici sono necessari e già programmati, altrettanto necessaria è una loro pianificazione che tenga conto delle esigenze del tessuto economico. Queste scelte non possono essere effettuate senza un reale confronto con le parti sociali. Sarebbe stato sufficiente non accorpare questi lavori nello stesso periodo e sarebbe stato meglio - conclude - non programmare gli aumenti per la sosta a pagamento in centro».

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