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Capitale della Cultura 2027, Brindisi tra le finaliste brinda con vino e musica sotto l’Alfonsino

 
ludovica anelli

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ludovica anelli

Capitale della Cultura 2027,  Brindisi tra le finaliste brinda con vino e musica sotto l’Alfonsino

Enoteca regionale e contenitore musicale sull’isola di Sant’Andrea, una mostra permanente sulla pace in collaborazione con l’Onu

Domenica 19 Gennaio 2025, 12:08

12:11

Adesso è ufficiale: Brindisi è tra le dieci città finaliste selezionate per il titolo di «Capitale della Cultura 2027» e può sognare di «Navigare il futuro» dando vita ai progetti messi nero su bianco nel dossier che verrà illustrato dettagliatamente durante le audizioni pubbliche che si terranno il 24 e il 25 febbraio prossimi presso il ministero della Cultura. Nel dossier, la cui stesura è stata curata dalla Fondazione Nuovo Teatro Verdi con i dipendenti Roberto Romeo e Alessandra Nimis, il supporto del progettista Davide Di Muri e il coordinamento del direttore Chris Torch, la città di Brindisi accende i suoi «fari culturali» e si racconta attraverso la valorizzazione dei luoghi cardine quali il castello Alfonsino, il teatro Verdi e il parco del Cillarese, dove si svolgeranno le attività più importanti. Si punta a realizzare un’enoteca regionale nei locali attigui al castello, a creare un contenitore musicale nell’isola di Sant’Andrea e a organizzare una mostra permanente sulla pace, da allestire lungo le vie della città.

«Questo è un percorso nella cultura tra passato e futuro - afferma il sindaco Pino Marchionna -. Crediamo molto nella nostra proposta: da un lato valorizziamo il passato della nostra cultura millenaria, dai romani ai crociati, passando per il nostro porto di pace e di accoglienza nel Mediterraneo; dall’altro lato ci lanciamo nel futuro attraverso l’innovazione tecnologica, considerato che in questo momento Brindisi è l’unica città in Italia che spegne tutte le fonti fossili e si avvia verso la produzione di energia da fonti rinnovabili». Il dossier, con il programma delle iniziative attraverso le quali Brindisi intende «navigare il futuro», verrà presentato alla città nei prossimi giorni, prima delle audizioni di febbraio, cui seguirà la proclamazione della vincitrice, prevista entro il 28 marzo.

«Presenteremo alla città il programma delle iniziative che finora abbiamo dovuto tenere riservato - spiega Carmelo Grassi, direttore artistico della Fondazione Nuovo Teatro Verdi -. Nei locali attigui al castello Alfonsino prenderà forma il progetto dell’enoteca proposto alla Regione Puglia, visto che la coltivazione dell’uva è influenzata dalla presenza del mare in tutta la Puglia. Abbiamo inoltre pensato a un contenitore musicale nell’isola di Sant’Andrea e a una mostra permanente sulla pace in collaborazione con l’Onu. Questo, visto che abbiamo lavorato sui riconoscimenti dell’Unesco che ci riguardano, quali la Dieta Mediterranea, il Porto di Pace e la Via Appia».

Il progetto dovrà essere presentato nel dettaglio durante le audizioni delle dieci città finaliste.

«Abbiamo un po’ di tempo - afferma il primo cittadino - per organizzarci rispetto all’audizione, che sarà un momento significativo e determinante al quale parteciperò con Chris Torch e Carmelo Grassi».

Nell’ultima legge di Bilancio sono stati stanziati 950mila euro a favore della Fondazione Nuovo Teatro Verdi per sostenere le iniziative di Brindisi Capitale della Cultura 2027, «ma al momento - chiarisce il sindaco - non sappiamo come verranno utilizzati. È un ulteriore aiuto che abbiamo ricevuto grazie all’onorevole D’Attis e che sfrutteremo per portare a conclusione questo percorso impegnativo che stiamo facendo».

Sul risultato conseguito interviene il Partito Democratico, che esprime soddisfazione e al contempo lancia l’allarme. «È essenziale strutturare adeguatamente - dicono i dem - il lavoro della Fondazione Nuovo Teatro Verdi, garantendo risorse umane, strumentali ed economiche sufficienti per mantenere alta la qualità delle iniziative e rispondere alle aspettative legate a questo ambizioso percorso. La candidatura richiede una pianificazione strategica che metta al centro la cultura come motore di sviluppo sostenibile e inclusivo. Esprimiamo forte preoccupazione per il futuro, alla luce dei tagli alla Brindisi Multiservizi, che determinano una riduzione dei servizi per i beni monumentali e le attività del teatro, rischiando di compromettere il percorso intrapreso. Invitiamo l’amministrazione comunale e gli altri enti competenti a unire le forze. Solo con un impegno condiviso sarà possibile trasformare questa candidatura in un’opportunità concreta di crescita e valorizzazione per Brindisi e per tutta la comunità».

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