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Brindisi in prima linea per la costruzione di WindRunner, l’aereo da 1,5 miliardi

 
andrea pezzuto

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andrea pezzuto

Brindisi in prima linea per la costruzione di WindRunner, l’aereo da 1,5 miliardi

Della società americana Radia sarà utilizzato per il trasporto delle pale eoliche. Lippolis: «L’investimento rientri nell’Accordo di programma»

Giovedì 16 Gennaio 2025, 14:06

BRINDISI - Si starebbe facendo sempre più concreta la possibilità per Brindisi di recitare un ruolo da protagonista nella costruzione del WindRunner, l’aereo della società americana Radia tra i più grandi al mondo, che sarà utilizzato per il trasporto delle pale eoliche. L’intesa con il Mimit sarebbe in via di definizione. Si tratta di un investimento da 1,5 miliardi di euro. Radia ha chiuso un accordo con l’azienda italiana Magnaghi Aerospace, che ha un importante stabilimento proprio a Brindisi. Magnaghi si aggiunge a una lunga lista di fornitori, tra i quali rientra Leonardo, e realizzerà il sistema di atterraggio del nuovo gigante dei cieli, mentre Leonardo costruirà la fusoliera. Il tentativo del Governo, però, è di portare in Italia l’intera commessa, realizzando qui non solo alcune componenti del velivolo.

Il presidente di Confindustria Brindisi, Gabriele Menotti Lippolis, crede fortemente in questo investimento, che «servirebbe come compensazione - afferma - per i posti di lavoro che la città sta perdendo con la transizione energetica. Sarebbe utile e urgente una convocazione a stretto giro del tavolo del Mimit per discutere anche di questa opportunità del WindRunner». Lippolis ritiene fondamentale «una sinergia territoriale e istituzionale, oltre a un lavoro costante del Governo, del ministro Urso e della Regione Puglia, con la quale siamo in stretto contatto attraverso interlocuzioni con l’assessore Delli Noci e il presidente Emiliano».

Confindustria Brindisi da tempo lavora per offrire nuove occasioni alle piccole e medie imprese del territorio operanti nell’aeronautica civile. «Allo scopo di superare la logica della mono-committenza e di cogliere nuove opportunità, abbiamo sensibilizzato sull’argomento - ricostruisce Lippolis - Confindustria nazionale, elaborando in accordo con il Distretto aerospaziale campano una nota con le nostre proposte. Confindustria nazionale ha recepito gran parte delle nostre proposte in un apposito position paper, che è stato inoltrato al Mimit, chiedendo l’apertura di un tavolo nazionale per l’aeronautica civile. Che servano nuovi fornitori lo si evince dal ritardo nella consegna di nuovi aerei da parte dei big player». In questo scenario si inserisce il programma per la costruzione del WindRunner. «Si apre un’interessante prospettiva per le imprese pugliesi e campane, e soprattutto per Brindisi, che ha tutti i requisiti per poter ospitare l’investimento: lunghezza della pista dell’aeroporto, dotazione infrastrutturale dell’area, consolidate professionalità aeronautiche sia dei lavoratori che delle aziende. Tra queste, penso a Leonardo per le aerostrutture, Avio Aero per la componentistica dei motori, Salver per la costruzione di componenti aeronautici in materiali compositi». L’auspicio di Lippolis è che l’investimento sul WindRunner «venga inserito nell’Accordo di programma per Brindisi, anche alla luce delle recenti norme che, grazie al lavoro svolto dall’onorevole Mauro D’Attis, prevedono la figura del commissario straordinario, che garantisce tempestività dell’iter autorizzativo, determinante per progetti di tale dimensione e complessità».

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