BRINDISI - Una norma per calmierare i prezzi dei collegamenti con l’aeroporto di Brindisi da inserire nella prossima legge di Bilancio. La previsione normativa consentirebbe di risolvere il sentitissimo problema del costo proibitivo dei biglietti per le tratte nazionali e di incrementare il numero di voli. Le compagnie che dovessero partecipare al bando per l’assegnazione delle risorse, infatti, beneficerebbero dei finanziamenti pubblici per introdurre maggiori collegamenti, anche se anti-economici.
Nella recente riunione brindisina tra i vertici di Aeroporti di Puglia e gli stakeholder è emerso il forte disagio del territorio salentino. Basti pensare che il volo per Roma parte alle 5.50 del mattino.
La soluzione alla quale stanno lavorando i parlamentari di Forza Italia Andrea Caroppo e Mauro D’Attis contempla l’inserimento - attraverso una norma della legge di Bilancio - dell’aeroporto di Brindisi nella legge che istituisce le città per le quali è necessario garantire la «continuità territoriale». Si tratta essenzialmente di aree periferiche, i cui cittadini sono svantaggiati negli spostamenti.
Già a marzo Caroppo sollevò il tema: «Le zone come il Salento sono quelle più distanti dall’alta velocità. A differenza di altri territori periferici come Sicilia e Calabria, il Salento non può contare nemmeno sulla continuità territoriale che garantirebbe più risorse e quindi più voli per le principali mete italiane come Roma e Milano». Adesso i tempi per portare a termine questa battaglia sembrano maturi.
«Brindisi non è mai stata inserita nella legge sulla continuità territoriale...