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Brindisi, i nuovi voli fanno decollare il turismo: boom di arrivi e presenze dall’estero

 
Andrea Pezzuto

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Andrea Pezzuto

Brindisi, i nuovi voli fanno decollare il turismo: boom di arrivi e presenze dall’estero

Crescita del 300% di irlandesi e croati. Vasile: «Numeri in aumento nel 2024»

Martedì 30 Aprile 2024, 11:21

BRINDISI - Incrementi di arrivi e presenze da capogiro dai Paesi con i quali sono stati introdotti nuovi collegamenti aerei. Concentrando l’attenzione sulla città di Brindisi, infatti, nel 2023 si sono registrati aumenti rispetto al 2019 (periodo pre-Covid) del 290 per cento in termini di arrivi di irlandesi, del 280 per cento di polacchi, dell’82 per cento di francesi e del 200 per cento in termini di presenze dei croati. Più che raddoppiati anche arrivi e presenze degli spagnoli. E sensibili incrementi si osservano pure in riferimento a olandesi, britannici, statunitensi e svizzeri. Gli unici a calare di numero, seppure di poco, sono i tedeschi.

L’incremento del 290 per cento di irlandesi coincide con l’introduzione a maggio del 2023 del volo con Dublino (compagnia Aer Lingus) e quella del 280 per cento di polacchi giunge a valle del nuovo collegamento di marzo 2023 tra Brindisi e Breslavia (Ryanair). L’aumento del 200 per cento di presenze di croati è avvenuto dopo l’istituzione nel marzo 2022 della tratta Brindisi-Zagabria (Ryanair) e quello dell’82 per cento dei francesi, che già raggiungevano Brindisi in gran numero, è coinciso con l’introduzione ad opera di Volotea del collegamento con Nantes, operativo dal maggio del 2022.

Stilando una classifica, i più «affezionati» a Brindisi risultano i francesi (8.351 arrivi e 16.389 presenze), seguiti da britannici (4.701 arrivi e 9.365 presenze), svizzeri (4.144 e 6.804), olandesi (3.735 e 7.791), tedeschi (3.544 e 7.598), spagnoli (3.446 e 6.996), statunitensi (2.911 e 6.688), polacchi (2.741 e 6.815), irlandesi (1.842 e 3.968) e croati (1.277 e 2.758).

Mostra soddisfazione il presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio Vasile, per «l’avvio di anno registrato negli aeroporti pugliesi e in quello di Brindisi in particolare, i cui volumi di traffico passeggeri crescono rispetto al primo trimestre dello scorso anno. Un dato destinato a migliorare ulteriormente con l’avvio della stagione estiva, con circa 50 destinazioni servite da Brindisi, gran parte delle quali internazionali. L’ottimo andamento registrato sui voli con destinazione Francia, Croazia, Polonia e Irlanda - prosegue - è un dato che per un verso ci gratifica e per l’altro non ci sorprende. Abbiamo investito molte energie sulla qualificazione delle infrastrutture e sulla crescita del network. La pianificazione strategica della società, frutto di uno straordinario lavoro di analisi e ascolto, ha saputo interpretare le reali necessità degli stakeholder pubblici, dei cittadini e delle imprese». Tutto ciò, però, non basta. Vasile afferma di voler «accelerare in questo percorso di crescita, non limitandoci esclusivamente alle rotte ma puntando alla qualità delle infrastrutture. Elevare al top l'esperienza aeroportuale è la sfida del futuro. Gli aeroporti devono eccellere come il territorio. Vogliamo creare un circuito virtuoso nel quale aeroporti e territori crescano insieme. Sentiamo forte, perciò, il dovere di assecondare e cavalcare - conclude - la crescita comune nell’interesse dei pugliesi».

E che Brindisi stia diventando sempre più ricettiva, seppure più lentamente rispetto ad altre realtà limitrofe, lo confermano anche i dati dell’osservatorio regionale sul turismo in merito al numero di esercizi per l’accoglienza. Se gli alberghi restano 14, così come era nel 2019, nell’extra-alberghiero, invece, si passa da 63 strutture a 82. Il tutto corredato dall’esplosione delle locazioni turistiche non imprenditoriali, che sono 321. Le locazioni turistiche imprenditoriali, invece, sono 24.

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