BRINDISI - Sei mesi di sospensione: questa la decisione assunta dalla Asl di Brindisi nei confronti della coordinatrice del reparto di Anatomia patologica dell’ospedale Perrino che aveva pubblicato sui social alcune foto mentre era intenta a ricucire cadaveri dopo le autopsie con un sorriso stampato in volto. La vicenda avvenuta nel novembre 2023 oggi prende una nuova piega, perché a sei mesi dalla decisione la 53enne ora può tornare a lavoro.
Una scelta, quella della Asl, che ha scatenato la reazione dei colleghi: i medici del reparto hanno minacciato dimissioni in massa che saranno consegnate martedì 23 aprile a meno che non ci sia un passo indietro.
Secondo quanto riferito martedì 23 aprile, alle 9, gli operatori sanitari del reparto di Anatomia patologica dell’ospedale Perrino di Brindisi consegneranno nelle mani del direttore generale dell’Asl, Maurizio De Nuccio, una lettera di rimostranze per il clima di tensione che si sarebbe ricreato nell’ambiente di lavoro con il rientro in servizio della coordinatrice tecnica. «È incompatibile» avrebbero dichiarato i sanitari del reparto del Perrino, considerando la donna non idonea a ritornare alle sue mansioni.