BRINDISI - Ancora polemiche, prese di posizione e azioni per tutelare la professione dopo il post pubblicato da una caposala all'ospedale Perrino, sorridente mentre procedeva ad un'autopsia.
ORDINE DEI MEDICI DI BRINDISI:«HA OFFESO TUTTI»
«Le immagini non lasciano dubbi e impediscono equivoci interpretativi. L’assenza di pietas nell’occasione è evidente e configura una condotta che offende e ricusa qualsiasi valore etico e sociale, negando il rispetto per la dignità dovuta al corpo di un defunto». E’ quanto afferma in una nota l’ordine dei Medici di Brindisi, commentando il post pubblicato dalla coordinatrice del servizio di Anatomia e istologia patologica dell’ospedale Perrino di Brindisi mentre ricuce parti del cadavere di un uomo.
«L'Omceo di Brindisi - si legge in una nota - si sottrae alla disputa circa l’appartenenza dell’autore ad una categoria professionale piuttosto che ad un’altra, ma rimane attonito di fronte a tale comportamento che offende, indistintamente, tutti i professionisti della salute impegnati quotidianamente a cercare di lenire ed attenuare sofferenze fisiche e psichiche dei malati e delle loro famiglie e a garantire, sempre, la dignità dovuta alla persona, anche quando defunta».
«Registriamo - prosegue l’Omceo - la profonda indignazione e amarezza dei tanti operatori sanitari che ogni giorno, con professionalità e decoro, affrontano le varie fasi dell’assistenza sanitaria nelle strutture della provincia e che hanno sentito il dovere deontologico e la necessità morale di dissociarsi ufficialmente». L’Omceo di Brindisi «attiverà ogni azione utile alla difesa ed alla salvaguardia del decoro della professione, a partire dalla convocazione, urgente, di tutti i medici del servizio di Anatomia patologica».
ASL BRINDISI: ESPOSTO IN PROCURA E ACCERTAMENTI DISCIPLINARI
La direzione generale della Asl di Brindisi «stigmatizza» il comportamento della dipendente che ha pubblicato sul suo profilo social una foto mentre sorridente ricuce parti del cadavere, e annuncia di avere deciso di presentare un esposto in procura «affinché valuti eventuali fattispecie di reato» e di avere segnalato il caso «all’ufficio procedimenti disciplinari per le determinazioni di competenza, mentre il direttore di Anatomia patologica ha avviato una istruttoria interna per l’accertamento dei fatti».
In una nota, il direttore generale della Asl, Maurizio De Nuccio, parla di una «condotta che lede i principi dell’etica e del comune decoro e viola il codice di comportamento dei dipendenti pubblici».
«Dai riscontri effettuati - precisa - è stato accertato che la dipendente è tecnico sanitario di laboratorio biomedico con incarico di coordinatrice nell’unità operativa complessa di Anatomia patologica dell’ospedale Perrino di Brindisi».
«Le norme di comportamento - aggiunge - sono contenute in regolamenti aziendali e codici disciplinari, richiamate con circolari interne che ciclicamente ne rammentano l’osservanza, a tutela dell’immagine e del buon andamento dell’attività». «In data odierna - conclude - è stata emanata e diffusa a tutto il personale una nota di richiamo al nuovo Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR 81/2023), con particolare riferimento agli articoli che riguardano l’uso delle tecnologie informatiche e dei mezzi di informazione e corretto utilizzo dei social media».