BRINDISI - Sei ordigni artigianali, una mazza da baseball, un tubo in plastica e persino una chiave inglese. È l’arsenale ritrovato dagli agenti della Digos di Brindisi nell’auto sui cui viaggiavano quattro tifosi del Taranto fermati e finiti agli arresti domiciliari al termine della sfida di domenica sera contro il Brindisi. Un vero e proprio armamentario che gli ultras, secondo l’accusa, si preparavano a utilizzare contro gli avversari nel momento in cui stavano per lasciare la città. L’intera gara era stata caratterizzata da cori ostili tra le due compagini e al termine della gara l’ipotesi di uno scontro era particolarmente palpabile.
Le indagini dei poliziotti brindisini hanno permesso di accertare che i quattro supporter rossoblu era già stati destinatari di Daspo, il divieto di assistere a manifestazioni sportive per altre vicende del passato: stando a quanto trapelato, gli indagati avrebbero regolarmente apposto la firma in Questura a Taranto e poi sarebbero volati a Brindisi per unirsi alla tifoseria ionica, nonostante il divieto. E così, una volta terminata la gara, le forze dell’ordine hanno scortato i tifosi tarantini mentre si allontanavano da Brindisi, ma improvvisamente alcune auto si sono fermate al centro di una rotatoria per cercare un contatto con i supporter locali. L’imponente spiegamento di forze, disposto e gestito dal Questore di Brindisi Giampietro Lionetti, ha però impedito che la situazione degenerasse.
Gli accertamenti dei poliziotti, però, hanno permesso di individuare la Lancia Delta a bordo della quale viaggiavano i quattro indagati: la perquisizione ha portato così alla luce tutti gli strumenti che i quattro conservavano a bordo dell’auto.
Il pubblico ministero Livia Orlando, della procura di Brindisi, una volta informata dagli investigatori ha disposto il fermo con le accuse di violazione del Daspo e interruzione di pubblico servizio e costretto i quattro agli arresti domiciliari. Contestualmente il magistrato inquirente ha chiesto che gli ultras, appartenente al gruppo «Zoccolo duro» della curva Nord di Taranto, siano processati per direttissima.
Questa mattina, quindi, i quattro tifosi fermati, insieme ai loro avvocati difensori, dovranno comparire dinanzi al giudice per il processo.