«In tre mesi la Brindisi Multiservizi ha già accumulato una perdita di 450mila euro». Lo ha affermato in commissione consiliare il consigliere di FdI Roberto Quarta. La partecipata del Comune ha già chiuso in perdita i bilanci 2022 e 2023. Pertanto, se dovesse registrarsi un passivo anche nel 2024, la società sarebbe messa in liquidazione. Per evitarlo, l’amministrazione Marchionna intende trasferire interamente la gestione dei parcheggi alla Bms. Tuttavia, la perdita pari a 1,7 milioni di euro accusata nel 2023 e quella anticipata da Quarta per i primi tre mesi del 2024 lasciano intendere che sarà complicato invertire il trend. Soprattutto perché nella pianta organica figurano «54 inabili e 24 impiegati di concetto» sui 162 totali, ha sottolineato il rappresentante di FdI. Ma il malcontento verso la Bms serpeggia trasversalmente tra le forze politiche.
«C’è addirittura qualche dipendente che percepisce stipendi da 50mila euro. Io liquiderei la Multiservizi e la rifonderei puntando solo sui servizi essenziali, mentre gli altri servizi che non funzionano li esternalizzerei», ha affermato il leghista Ercole Saponaro. Una visione condivisa dal consigliere di opposizione Lino Luperti: «Io l'avrei già chiusa la Bms. Nel settore del ‘verde’ spendiamo soldi ma i risultati non si vedono. A Sant'Angelo non intervengono sul verde da cinque anni, eppure risulta che lo fanno».
L’ex sindaco Riccardo Rossi ha posto invece l’attenzione sulle inefficienze di altri settori: «Affinché si registri una perdita di 1,7 milioni di euro, significa che nei settori strade, marciapiedi e segnaletica non si fattura quanto si dovrebbe». A gettare ulteriori ombre su questi ambiti è stata l’assessore al Bilancio Livia Antonucci, che ha sottolineano come nel 2023 risultino «600mila euro di straordinari effettuati dai lavoratori, anche nei settori attenzionati da Rossi».
Un altro punto interrogativo attiene i tempi entro cui verrà trasferita la gestione dei parcheggi alla Bms e sarà avviata l’attività di installazione dei pannelli fotovoltaici sugli immobili comunali. A occuparsene, stando a quanto riferito dal sindaco nelle settimane scorse, saranno A2a e Bms. Il piano prevedeva che il progetto fosse avviato entro giugno e che il nuovo know how acquisito dai dipendenti della partecipata nella installazione di pannelli potesse valere introiti per almeno 200mila euro. Tuttavia, Rossi ha rilevato che «siamo ad aprile e di questo progetto non c’è ancora traccia: manca l’avviso pubblico e manca la delibera di giunta».