Domenica 05 Ottobre 2025 | 18:32

Brindisi, rischio ridimensionamento al centro di controllo Enav

 
redazione brindisi

Reporter:

redazione brindisi

Brindisi, rischio ridimensionamento al centro di controllo Enav

I sindacati suonano l’allarme voli e lavoro. Crescono i timori di trasferimenti

Martedì 26 Settembre 2023, 13:49

BRINDISI - Nuovo allarme sul presunto tentativo di ridimensionamento del Centro di controllo di Brindisi.

A lanciarlo, questa volta sono sono i sindacati Filt Cgil, Fit – Cisl, Uiltrasporti, Ugl – Trasporto aereo, Unica. Il timore per i dipendenti Enav di Brindisi è quello di eventuali trasferimenti o demansionamenti. I sindacati chiedono azioni concrete a tutela del personale, le rassicurazioni arrivate in passato non bastano.

Il nuovo campanello d’allarme arriva dopo un comunicato di un’organizzazione sindacale del centro di controllo aereo di Roma, da cui emerge, anche nella capitale «una forte contrapposizione a questo piano industriale di Enav, che non tiene conto delle esigenze dei lavoratori (per le loro aspettative di vita personali, familiari e professionali), ma li tratta solo come numeri o pedine da spostare sulla scacchiera di un paventato efficientamento dei costi».

I sindacati ribadiscono le loro perplessità: «Qualsiasi trasferimento in altra sede dei servizi Acs e delle porzioni di spazio aereo in cui tali servizi vengono oggi espletati dal Centro di Controllo Radar di Brindisi, rappresenta l’avvio del progetto di demansionamento del centro, l’unico del sud Italia».

E annunciano battaglia: «Per questo ci adopereremo con ogni mezzo per scongiurare gli effetti nefasti di questo Piano industriale sul nostro territorio. Lo spostamento e accorpamento su altra sede Enav dello spazio aereo in cui oggi noi controllori del traffico aereo di Brindisi Acc forniamo i servizi, è destinato a generare solo demansionamenti e/o trasferimenti per noi e le nostre famiglie. La nostra regione perde risorse lavorative ad alta specializzazione e capaci di contribuire alla crescita economica e personale del territorio. E per assurdo gli stessi identici servizi verranno erogati altrove a costi maggiorati».

Da qui la richiesta unitaria: «Il settore nord - ribadiscono Filt Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl-Trasporto aereo, Unica - deve rimanere nel Centro di Controllo di Brindisi; si deve aprire una mobilità in ingresso e procedere a nuove assunzioni per il ripianamento degli organici (a ottobre non ci sono risorse nemmeno per garantire il 20% delle ferie!)».

E concludono: «Siamo tutti d’accordo - proseguono i sindacati - sul fatto che questa strategia è insostenibile, tanto per i brindisini (che se si va fino in fondo si troveranno senza lavoro e competenze) che per i romani da tempo in dichiarata carenza organica (che si troveranno ad averne sin troppo tutto l’anno, non solo in estate); non si capisce perché il management voglia tirare dritto, a testa bassa. A Brindisi, unico Acc del sud Italia, serve lavoro, non parole vuote. All’amministratore delegato di Enav - concludono i sindacati - chiediamo di valutare le nostre ragioni in piena autonomia e coscienza, senza farsi influenzare da chi questo Piano l’ha voluto per motivi che a noi sfuggono, visto l’impatto negativo dal punto di vista operativo ed economico». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)