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Voli cancellati nel Salento, l'allarme del rettore Pollice: «Scelta che inciderà pesantemente»

 
Maddalena Mongiò

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Maddalena Mongiò

Voli cancellati nel Salento, l'allarme del rettore Pollice: «Scelta che inciderà pesantemente»

Fabio Pollice appare preoccupato: «Servono collegamenti efficienti»

Mercoledì 20 Settembre 2023, 13:08

«Il turismo è sempre più short break e quindi servono collegamenti efficienti, la cancellazione delle rotte inciderà pesantemente sul nostro territorio». Mette il punto Fabio Pollice, rettore di UniSalento, affrontando la questione del taglio dei voli da parte di Ita.

La conseguenza di collegamenti sempre più small sta nel fatto che per il turismo significa vanificare gli sforzi tesi alla destagionalizzazione. Un doppio danno, dunque, sia sul fronte della domanda volta a raggiungere facilmente mete per viaggi brevi che peraltro si connettono con il turismo culturale a cui ambisce il Salento. E Pollice si impegna a una conferenza tematica sui trasporti preceduta da uno studio sul tipo di trasporto che serve al Salento partendo dal presupposto che se i voli vengono meno dovrebbero supplire i treni.

«Una tendenza che si va affermando nel settore del turismo è la prevalenza di vacanze che si definiscono short break, - spiega Pollice - cioè sono sostanzialmente weekend lunghi. In questo caso la velocità di raggiungimento della destinazione è fondamentale perché nessuno è disposto a perdere tempo se si hanno a disposizione solo quattro giorni. La destinazione viene scelta sulla base dei collegamenti ed ecco perché la riduzione dei voli è un effetto più che proporzionale sul turismo nel Salento. Questo è il primo aspetto da considerare, la seconda cosa è che lo short break è particolarmente importante nel turismo culturale. Vuol dire che poiché il Salento si propone sempre più per l’offerta culturale e non soltanto balneare il taglio dei voli incide proprio su questa tipologia di viaggio che per la sua brevità necessita di buoni collegamenti».

Lo scenario, stando a Pollice, non può che essere quello della riduzione dell’attrattività turistica del Salento frutto avvelenato di una volontà politica che non spira a favore di questo territorio. «Evidentemente non c’è una volontà politica che impedisca questi tagli di rotte – afferma Pollice –, probabilmente le compagnie cercano di chiudere le rotte meno significative dal punto di vista economico su un presupposto di efficienza. Probabilmente ritengono che queste rotte non siano molto attrattive. In questo caso c’è bisogno di un intervento forte delle istituzioni per sostenere i trasporti in una stagione che certamente in questo periodo declina. Tuttavia ridurre i voli vuol dire ridurre la possibilità di destagionalizzare la domanda turistica: tutti gli sforzi per destagionalizzare il turismo vengono vanificati e allora nessuno si può lamentare se poi il turismo si concentra nei mesi estivi».

Tra gli effetti negativi Pollice segnala anche un impatto ambientale perché la scarsa possibilità di utilizzo del trasporto pubblico favorisce l’utilizzo del mezzo proprio e quindi l’aumento di Pm10 nell’atmosfera. «L’alternativa dovrebbe essere il trasporto su rotaia – suggerisce il rettore –, ma non mi sembra che il treno sia una valida alternativa tenuto conto che non abbiamo e non avremo l’alta velocità. La gestione dei trasporti dovrebbe essere integrata perché non ha senso fare un intervento sulle ferrovie senza tenere conto del traffico aereo. Credo che i rappresentanti politici del territorio debbano farsi sentire a livello nazionale, indipendentemente dal colore politico perché su questo tema bisogna lavorare tutti insieme. Ritengo ci debba essere un’azione forte da parte della Regione, anche di pressione, perché il taglio dei voli riduce veramente di molto l’accessibilità turistica del Salento e questo è inammissibile».

Ma Pollice vuole essere anche proattivo con un’azione utile a chiarire quale dovrebbe essere il mix ottimale di trasporto pubblico: «In primavera, ma forse anche prima, faremo una serie di conferenze tematiche e la prima sarà proprio sui trasporti. Noi stiamo lavorando al Masterplan di Terra d’Otranto e diremo quale tipo di connessione e capacità dovrebbe avere il nostro aeroporto di Brindisi, come dovrebbe articolarsi il traffico passeggeri sugli altri mezzi di trasporto. Con la conferenza sui trasporti vogliamo capire di quale trasporto abbiamo bisogno per lo sviluppo del territorio».

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