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Brindisi e la movida: sì alla deroga ma solo per 4 giorni

 
redazione Brindisi

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Brindisi e la movida: sì alla deroga ma solo per 4 giorni

Sarà consentita musica oltre le 24 e le emissioni potranno superare i limiti del 20%, ma solo l’1, 2, 8 e 9 settembre

Sabato 26 Agosto 2023, 14:41

BRINDISI - Tanto tuonò che piovve. Con il mese di agosto (e, in buona sostanza, anche l’estate) ormai agli sgoccioli, arriva l’ordinanza-bis del sindaco Giuseppe Marchionna sulla movida e, in particolare, in relazione alla possibilità di derogare - previa esplicita richiesta e e necessaria autorizzazione - su orario e decibel.

Il provvedimento è stato rivisto rispetto alla bozza iniziale e adottato definitivamente a margine dell’incontro (l’ennesimo) che il primo cittadino ha avuto giovedì sera con una delegazione dei residenti del centro storico (il comitato “Civilmente in centro”) e il rappresentante della Confesercenti.

Si tratta in verità di una... mini-ordinanza, laddove consentirà la deroga limitatamente a sole quattro sere, due delle quali peraltro coincidenti con la festività patronale.

Nel dettaglio, è stato stabilito che “per piccoli trattenimenti o spettacoli senza ballo, complementari all’esercizio di attività di somministrazione di alimenti e bevande, per cui è stata presentata regolare “Scia” nei cinque giorni precedenti l’evento, è consentita nel centro urbano l’effettuazione di intrattenimenti musicali dal vivo (piano bar, concertini, esibizioni, karaoke e altri simili), nonchè la diffusione di musica riprodotta in deroga ai limiti acustici stabiliti dalla legge regionale, limitatamente ai giorni 1, 2, 8 e 9 settembre, dalle ore 20 alle ore 1,00 entro il limite massimo previsto dalla normativa, con una tolleranza massima del 20% in più (ovvero, sino al limite dei 66 decibel)”.

Nel provvedimento è poi specificato che è fatto divieto di utilizzare casse di amplificazione posizionate all’esterno del locale che non siano tarate e limitate ai valori indicati, nonchè l’utilizzo del vocalist, in quanto la sua attività contribuisce ad incrementare il livello di emissioni sonore, accrescendo il rischio di provocare fenomeni di disturbo della quiete pubblica”. Per tutte le altre attività all’aperto che non abbiano fatto esplicita richiesta, resteranno in vigore i limiti imposti dalla legge regionale in materia.

Le modifiche attuate rispetto alla bozza iniziale riguardano il numero di giorni (originariamente erano 8), la necessità di richiedere la “Scia” nei cinque giorni antecedenti l’evento (ciò permetterà al Comune di valutare potenziali sovrapposizioni di eventi che comporterebbero un incremento del volume), l’obbligo di non esporre le casse all’esterno che non siano tarate.

Nei suddetti quattro giorni, dunque, si potrà derogare ai limiti. Il punto, però, è: chi controllerà che siano rispettati alla lettera, non tanto sull’orario, quanto sui decibel diffusi? Si vedrà in quelle occasioni, in attesa poi che la questione venga decisa nel merito dal Tar di Lecce che il 14 settembre dovrà pronunciarsi sulla efficacia e legittimità della prima ordinanza del sindaco (quella del 6 luglio scorso), nel frattempo soggetta a temporanea sospensione su disposizione degli stessi giudici amministrativi.

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