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Fasano festeggia lo Zoosafari: 50 anni di natura e meraviglia IL VIDEO

 
Gianfranco Mazzotta

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Gianfranco Mazzotta

Fasano festeggia lo Zoosafari: 50 anni di natura e meraviglia

Il più grande parco faunistico d’Italia aprì il 25 luglio del 1973

Sabato 22 Luglio 2023, 07:00

25 Luglio 2023, 20:53

FASANO - Cinquant’anni di storia, milioni di visitatori, un’azienda che dà lavoro a centinaia di persone; numeri da record che non trovano pari in Italia e in Europa.

Il 25 luglio del 1973, veniva inaugurato lo Zoosafari, un parco zoologico annesso all’azienda agricola Pedali, masseria alle pendici delle colline di Fasano, di proprietà del casato Colucci. L’allora capofamiglia, Gianmatteo (don Matteo per tutti), ebbe un’idea imprenditoriale originalissima, quella di realizzare non uno zoo in cui gli animali erano rinchiusi in spazi angusti, ma un luogo in cui tenerli liberi, in ampi spazi nei quali, attraverso un apposito percorso, i visitatori avrebbero potuto vederli da vicino, a bordo delle proprie auto, come se si stesse facendo un safari. Padrino dell’iniziativa fu Angelo Lombardi, zoologo e conduttore televisivo divenuto noto con la sua trasmissione «L’Amico degli animali», precursore dei programmi di Piero e Alberto Angela. Gli animali come amici e non come specie da sottomettere fu la norma applicata alla nuova struttura la quale, già dopo l’inaugurazione, conobbe un successo inatteso dagli stessi ideatori. La notorietà dello Zoosafari travalicò i confini regionali per divenire una delle attrazioni più ricercate dalle famiglie, dalle scolaresche e dai bambini.

Lo Zoosafari di Fasano fu annoverato tra i più grandi ed importanti parchi d’Europa e i visitatori, a migliaia, giungevano da ogni parte d’Italia per vedere dal vivo quegli animali di cui si era sentito parlare solo in televisione o che sino allora si erano visti in completa cattività negli zoo e nei circhi. «In auto tra le belve» era il motto ella struttura il cui simbolo erano leoni, elefanti, giraffe e scimmie. Così Fasano non fu più soltanto la città della Selva, ma anche la città dello Zoosafari. Col tempo il complesso faunistico si arricchì anche di nuovi interessi come il grande parco di divertimenti con attrazioni dello spettacolo viaggiante, Fasanolandia, un percorso pedonale, il metrozoo, il trenino che attraversa lo spazio abitato da 300 babbuini, considerato il gruppo più numeroso al mondo, il lago (artificiale) dei mammiferi con gli ippopotami e con l’area refrigerata dedicata agli orsi polari, il rettilario, il delfinario e tanti ambienti capaci di meravigliare e sorprendere. L’ambientamento al paesaggio fatto di ulivi e macchia mediterranea è testimoniato dalla capacità di riprodursi di quasi tutte le specie di animali presenti. Ogni anno le nascite sono tantissime e incessanti e in alcuni casi straordinarie come la venuta al mondo di Noel, cucciolo di orso polare, o di un ippopotamo o dei piccoli di delfino. Del resto la struttura si estende su un’area di 140 ettari, accoglie circa 3.000 animali di 200 specie diverse. Dopo 50 anni percorrere il circuito del safari con il proprio veicolo per ammirare e fotografare gli animali resta una delle principali attrazioni che affascina e meraviglia.

Ma negli anni il parco è diventato gradualmente, polo di conservazione, tutela e studio degli animali e luogo di conservazione della biodiversità. Oggi lo Zoosafari è il secondo parco faunistico più grande d’Europa e uno dei più apprezzati. Per celebrare lo Zoosafari e il suo legame col territorio l’amministrazione comunale ha messo a punto un progetto che porterà Fasano alla ribalta internazionale in occasione dei 50 anni del parco. Il progetto ha ricevuto un finanziamento di 350 milioni di euro dal Ministero del turismo; si tratta del «The World of Animals: i 50 anni dello Zoosafari di Fasano» che da ottobre caratterizzerà tutto il centro cittadino. Oggi la struttura è gestita dalla società Leo 3000 S.p.A. che fa capo alla famiglia De Rocchi con Ugo che prosegue nel solco del fondatore garantendo continuità e vitalità a questo importante complesso che offre alla città e all'Italia una istituzione culturale d'inestimabile valore.

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