Sabato 06 Settembre 2025 | 20:21

Fasano: il turismo fa diventare merce rara le case in affitto

 
Gianfranco Mazzotta

Reporter:

Gianfranco Mazzotta

Fasano: il turismo fa diventare merce rara le case in affitto

La richiesta di ospitalità extra alberghiera, favorita dalle piattaforme, ha determinato una conversione del mercato. Le cifre delle strutture in locazione

Venerdì 02 Giugno 2023, 14:10

FASANO - Il turismo è indubbiamente fonte di benessere e di ricchezza per il territorio, ma talvolta comporta «effetti collaterali» che finiscono per creare disagi. È il caso delle case in affitto ad uso abitativo che sono ormai merce rara, se non introvabile, con conseguente aumento dei canoni di locazione.

Il costante incremento di presenze turistiche di cui la Puglia in generale il territorio di Fasano sono esempi di record numerici, ha determinato un progressivo aumento di richieste di posti letto sia nelle strutture alberghiere che negli agriturismi e in tutte le strutture extralberghiere come affittacamere, residence, case vacanza, camping, e così via, il cui numero, da tempo, conosce un notevole incremento. Discorso a parte per i B&B la cui attività è regolata dalla legislazione regionale che consente l’ospitalità turistica nella propria dimora con gestione di tipo familiare (fino a 3 camere e 9 posti letto per massimo 270 giorni all'anno) o di tipo imprenditoriale (fino a 6 camere e 18 posti letto anche tutto l'anno).

A Fasano attualmente si contano 21 alberghi, 42 agriturismo, 2 case per ferie, 29 affittacamere, 55 B&B familiari, 40 B&B imprenditoriali, 35 casa vacanze, 3 residences, 1 villaggio turistico, 3 camping e 1 ittiturismo (dati forniti dal Servizio Attività Produttive del Comune), una ricettività di tutto rispetto, cui si aggiunge un non definito numero di locazioni brevi di cui numeri in quanto attività non soggetta ad autorizzazioni o segnalazioni amministrative comunali.

La richiesta di ospitalità extra alberghiera, favorita dalla diffusione delle piattaforme come Booking, Airbnbm, Tripadvisor o altre che consentono il contatto diretto tra chi offre e che richiede alloggi, ha determinato una sorta di conversione del mercato degli affitti spostando le disponibilità di alloggi locati a medio e lungo termine (i classici appartamenti per uso residenziale familiare usati da chi non è proprietario di casa) in «affitti brevi», le cosiddette locazioni turistiche, in cui gli immobili vengono affittati ai turisti per periodi inferiori ai trenta giorni. Così le abitazioni situate nel centro storico, costituite in gran parte da case alla fasanese con un locale al piano strada (sottano) o dall’abitazione al piano superiore da cui si accede attraverso una tipica scalinata, sono stati interessati in gran parte da lavori di ristrutturazione e ammodernamento che le hanno trasformate in eleganti dimore ricercatissime da forestieri e stranieri che restano ammaliati dalle architetture, delle volte a stella, dagli archi, dai pavimenti in pietra, dalle pareti imbiancate con latte di calce, dagli arredi restaurati di impronta vintage o country.

Di fatto c'è stata una sorta di rigenerazione urbana di interi quartieri che ora presentano casa che spiccano per pulizia e aspetto. Vecchi isolati, un tempo abitati da anziani, le cui case ereditate spesso erano sotto-utilizzate se non abbandonate a favore dei condomini nei quartieri residenziali, oggi pullulano di forestieri. Analogamente, i proprietari immobiliari sempre più scelgono di destinarli all'accoglienza turistica, anziché di concedere in locazione residenziale, talvolta scottati da lunghi contenziosi con affittuari morosi o incappati nelle vicissitudini delle pratiche di sfratto. La locazione breve è per i proprietari meno impegnativa e più redditizia e consente di poter disporre del proprio immobile in tempi ristretti. D’altro canto, chi è alla ricerca di una casa in affitto per risiedervi, si trova ad affrontare una mission impossible; ne sanno qualcosa i lavoratori stagionali, insegnanti fuori sede, impiegati in enti pubblici o istituti di credito provenienti da altre province se non da fuori regione i quali ripiegano in B&B o in residenze usate per la villeggiatura estiva proprio per la carenza di alloggi.

Del resto è la stessa problematica emersa recentemente alla ribalta della cronaca nelle città universitarie dove gli studenti lamentano la carenza di alloggi a causa della scelta dei proprietari di destinare le case alla più redditizia e comoda accoglienza turistica. Inoltre, quando la richiesta sale, crescono anche i prezzi con affitti proibitivi per chi studia o può contare solo sugli introiti del lavoro dipendente. Sull’argomento si sono fatte sentire anche le organizzazioni sindacali che, anche a Fasano, sono tornate a richiede alle amministrazioni di agevolare le procedure per l'edilizia economica e residenziale. Insomma, la carenza di alloggi da concedere in affitto a medio-lungo termine si sta rivelando come effetto non previsto dello sviluppo turistico che dunque comporta anche qualche non trascurabile disagio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)