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Coppia uccisa a Serranova: fratello e nipote dell'uomo in caserma dai carabinieri

 
Redazione online

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Omicidio Serranova, nel Brindisino

Sequestrato fucile da caccia, le indagini si concentrano su una presunta eredità

Lunedì 06 Marzo 2023, 18:18

07 Marzo 2023, 15:00

BRINDISI - Cosimo e Vincenzo Calò, rispettivamente padre e figlio nonché fratello e nipote di Antonio Calò, l’uomo ucciso a fucilate insieme alla moglie nella sua abitazione nelle campagne di Serranova, borgata del Brindisino, sono appena entrati nella caserma dei carabinieri dove sono stati convocati dagli stessi militari. I due non sono accompagnati da alcun legale.
Ieri sera Cosimo ha subìto una perquisizione al termine della quale i carabinieri gli hanno sequestrato un fucile che a dire dell’uomo avrebbe acquistato qualche settimana fa. Non è chiaro il perché di questa nuova convocazione in caserma. Le indagini dei carabinieri sul duplice omicidio di Antonio Calò e Caterina Martucci, avvenuto mercoledì scorso con colpi di fucile, si starebbero concentrando in ambito familiare. Al centro dei presunti dissidi ci sarebbe sia l’eredità di un casolare lasciato da Angelo, un altro dei sette fratelli Calò morto due anni fa, sia un vecchio terreno di proprietà della vittima.

I due sono stati ascoltati come persone informate dei fatti e non sono stati assistiti da alcun legale. All’uscita padre e figlio non hanno voluto rilasciare alcuna dichiarazione. I due sono stati ascoltati per più di tre ore. Al momento non risulta che ci siano persone iscritte nel registro degli indagati.

IERI LA PERQUISIZIONE

Un fucile da caccia è stato sequestrato poco fa all’interno di un capanno dove sono custoditi attrezzi da lavoro a casa di Cosimo Calò, di 83 anni, fratello di Antonio il cui cadavere insieme a quello della moglie Caterina Martucci è stato ritrovato mercoledì sera nella loro abitazione nelle campagne di Serranova, frazione di Carovigno.

I due coniugi sono stati uccisi con tre fucilate (due alla donna ed una all’uomo). Nel pomeriggio i militari sono tornati a casa di Cosimo dopo una prima perquisizione effettuata nell’immediatezza del duplice omicidio. Anche in quella circostanza era stato sequestrato un primo fucile da caccia, pare legalmente detenuto.

Attualmente Cosimo Calò si trova nella caserma dei carabinieri a San Vito dei Normanni. Sul movente del duplice omicidio non c'è ancora chiarezza, ma una delle piste battute dagli inquirenti è quella legata a dissapori in ambito familiare per questioni di terreni ed eredità. Va detto che il giorno dell’omicidio Antonio Calò, con un altro fratello, Carmelo, avevano appuntamento con un avvocato per concordare alcuni dettagli proprio in merito alla questione dell’eredità di un’abitazione lasciata ad Antonio da un altro fratello, Angelo, che è morto due anni fa.

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