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Brindisi, il dormitorio dei migranti resta ancora senza luce nè acqua calda

 
Pierluigi Potì

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Pierluigi Potì

Brindisi dormitorio migranti

Confermato il guasto all'impianto elettrico, ma per ripararlo gli 80 ospiti dovranno andare via. Dove?

Giovedì 02 Marzo 2023, 13:05

BRINDISI - È trascorso quasi un mese, ma una parte del dormitorio di via Provinciale San Vito continua a restare senza energia elettrica e, quindi, anche senza acqua calda.

Un’autentica odissea per i circa 80 migranti attualmente ospiti della struttura, ma anche una “patata bollente” nelle mani dell’Amministrazione comunale, in seria difficoltà nel risolvere il problema. Dopo la segnalazione della Gazzetta (era il 13 febbraio), l’Amministrazione aveva effettuato un sopralluogo, all’esito del quale era emerso che l’inconveniente era dovuto ad un guasto dell’impianto elettrico. Guasto che, per essere riparato, necessita imprescindibilmente (per ragioni di sicurezza) del preventivo sgombero del dormitorio. Una cosa facile a dirsi, meno che a farsi...

E così, è passato quasi un mese e le cose non sono cambiate di una virgola, con gli annessi disagi per i migranti. Ma il peggio per loro deve ancora arrivare, visto che sono in “odore” di trasferimento forzato. Il cambio di destinazione e uso del dormitorio di via Provinciale San Vito, infatti, si avvicina sempre più (lo scorso mese di ottobre sono stati aggiudicati i lavori per la realizzazione della cosiddetta “Casa delle Culture”, finalizzata all’integrazione e all’inclusione sociale dei migranti), ma sulla sorte che seguiranno gli attuali 80 ospiti ancora non è ancora dato sapere nulla.

«Stiamo cercando una soluzione, ma non è semplice», fecero sapere (sempre all’epoca dell’aggiudicazione dell’appalto) dall’ufficio dei Servizi Sociali. Già, non è semplice ma, intanto, il tempo stringe ed è forse anche per questo motivo che si indugia nel dare concreto avvio al progetto della “Casa delle Culture”, la cui attuazione richiede il preventivo sgombero del dormitorio. Il progetto è finanziato dalla Regione Puglia e prevede, appunto, la riqualificazione del dormitorio di via Provinciale San Vito e dell’immobile contiguo al fine di garantire servizi per l’inclusione sociale e l’accoglienza della comunità migrante nel tessuto sociale, culturale ed economico di Brindisi attraverso l’attivazione di spazi di co-abitazione, una cucina condivisa, ambienti per la socializzazione e la formazione, aule per attività di apprendimento, laboratori e spazi per la pratica sportiva all’aria aperta. Il bando di gara (al quale hanno partecipato dieci imprese) risale, come detto, a cinque mesi fa e l’assegnazione dei lavori è avvenuta a vantaggio della “Termica Progetti srl” di Bari che, su un importo a base d’asta di poco meno di 1,2 milioni di euro, si è aggiudicata l’appalto con un ribasso di poco inferiore al 20% e, quindi, per un importo pari a 922mila euro.

Al di là delle nobili finalità perseguite, la domanda resta sempre la stessa: dove verranno sistemati e in base a quali criteri ogni singolo migrante verrà trasferito in una struttura piuttosto che in un’altra? Di sicuro, sembra comunque che le destinazioni saranno più di una, un assunto confermato dal fatto che, mesi fa, si parlò anche di un progetto, in virtù del quale i migranti saranno spostati in più sedi di accoglienza del territorio provinciale. Ma si terrà conto della località in cui ciascuno di essi lavora, in modo tale da non essere costretti a percorrere tanti chilometri per andare e tornare ogni giorno dal posto di lavoro?

Tutti interrogativi che attendono una risposta.

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