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Cisternino, 30 studenti a tu per tu col Papa dopo la marcia per la Pace

 
Milena Fumarola

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Milena Fumarola

Cisternino, 30 studenti a tu per tu col Papa dopo la marcia per la Pace

L’udienza straordinaria si è svolta nell’aula Paolo VI della Città del Vaticano

Giovedì 01 Dicembre 2022, 14:06

CISTERNINO - Erano insieme ad altri 6000 studenti, insegnanti e dirigenti scolastici della Rete nazionale delle Scuole di Pace i 30 ragazzi della Scuola secondaria di primo grado di Cisternino che lunedì hanno incontrato Papa Francesco. L’udienza straordinaria si è svolta nell’aula Paolo VI della Città del Vaticano.

I ragazzi, la dirigente scolastica Aurelia Speciale ed i docenti indossavano una felpa blu con il logo dell’istituto e la frase: «La Pace è nelle nostre mani». Gli studenti hanno cantato, preso appunti, urlato il nome del Papa e si sono commossi insieme alla moltitudine di ragazzi che arrivavano da più di 100 scuole italiane e da 19 regioni. «Per la Pace. Con la Cura» era il titolo dello storico evento organizzato dalla Tavola per la Pace e promosso dalla Rete Nazionale delle Scuole di Pace. L’udienza con il Papa è stata il culmine di una serie di attività di formazione che si concluderanno con la Marcia Perugia-Assisi, il prossimo maggio, in occasione della quale saranno presentati i risultati del lavoro e delle proposte degli studenti.

Si è parlato di pace e cura.

La pace: il bene più grande che si sta perdendo e che tutti dobbiamo imparare a ricostruire giorno per giorno. La cura della vita, degli altri, della comunità, dell’ambiente e del pianeta, la cura deve diventare il nostro stile di vita, questo è quanto è stato più volte ribadito.

«Sapevamo che sarebbe stato un incontro incredibile ma non immaginavamo che avremmo provato tante emozioni e poi siamo stati tanto fortunati a sedere in quarta fila, il Papa era proprio davanti a noi». Queste le dichiarazioni degli studenti cistranesi che hanno partecipato all’evento, aggiungendo che «girarsi e vedere un fiume di coetanei tutti riuniti con un desiderio comune, volere la Pace e la fine delle guerre nel mondo faceva battere forte il cuore. Incontrare il Papa e potergli accarezzare la mano ha suscitato in noi - hanno detto - delle emozioni che non si possono spiegare, bisogna viverle: le ricorderemo per sempre. Quando ci parlava abbiamo preso appunti e ci ha colpito tanto quando ci ha detto: “Sognate in grande e siate poeti di pace”. Lo faremo, sarà il nostro impegno».

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