La presentazione del francobollo celebrativo della battaglia di El Alamein avvenuta 80 anni fa, ha riportato all’attualità la validità dell’iniziativa partita da Ceglie e tesa proprio a rievocare un avvenimento che ha visto la città messapica protagonista della presenza della Folgore prima di partire per El Alamein. E di questo la «Gazzetta» si era fatto interprete nel mese di giugno scorso. Vediamo di che trattasi. Nel mese di giugno del 1942, esattamente 80 anni fa, la gloriosa Divisione Paracadutisti Folgore venne dislocata nei territori dei comuni di Ceglie Messapica, Villa Castelli, Ostuni, Francavilla Fontana e Martina Franca in vista di essere paracadutati per combattere ad El Alamein. Dai primi di giugno del 1942 alla fine del mese di luglio, i ragazzi della Divisione Paracadutisti Folgore (circa 6.400 uomini) completano l’addestramento tattico, restando accampati negli uliveti di questi comuni.
A partire dal 14 luglio, vengono trasferiti in Nord – Africa, ad El Alamein in Egitto (luglio - novembre 1942). Per 80 anni la vicenda dei 50 giorni trascorsi dalla Divisione paracadutisti in Puglia è passata praticamente inosservata e grazie alle ricerche di Michele Ciracì, direttore del Centro di Documentazione Fotografica di Ceglie Messapica e Domenico Strada, generale in congedo dell’Arma dei Carabinieri, l’intera vicenda venne riproposta proprio in occasione dell’80° anniversario che cade proprio quest’anno.
Il generale Domenico Strada già comandante dei Ros di Firenze è stato sempre un cultore della storia locale. Una passione che coltiva ancor di più ora che è in pensione. Proprio per costruire e rievocare la memoria storica si era fatto promotore presso l’Amministrazione Comunale per celebrare la ricorrenza. Più ammiccamenti, manifestazione di interesse che mai si è tradotta in qualcosa di concreto. Lo stesso Strada si era fatto parte in causa per aprire un contatto con la Folgore. Contatto che c’è stato con la Folgore ed il suo comandante di Brigata, gen. Roberto Vergori, originario di Carmiano. Il comandante della Folgore si era dichiarato entusiasta se la città concedesse tale riconoscimento alla Folgore. Il tutto con una manifestazione che sarebbe potuta consistere (questa la proposta, n.d.r.) nel conferimento della cittadinanza alla Folgore, così come avvenuto in altre città che ha visto la presenza della Brigata e, magari, una rappresentazione di un lancio da effettuarsi, per esempio, nello stadio comunale. Il tutto con un convegno ed il coinvolgimento delle scuole.
Ma, passavano i giorni e da Palazzo di Città nessun segnale. La qual cosa ha lasciato un po' amareggiato lo stesso Strada che avrebbe gradito, magari, un semplice «Grazie, ma non siamo interessati». Per la città sarebbe stato un avvenimento da non sottovalutare ripercorrendo quei 50 giorni importanti al tal punto che il 25 giugno 1942 Mussolini passerà in rassegna il battaglione di paracadutisti che era accampato nelle campagne cegliesi, schierato nella centralissima Piazza Plebiscito. Tra i paracadutisti attendati Ceglie vi erano due ufficiali, il capitano Costantino Ruspoli e il capitano Guido Luigi Visconti (fratello del noto regista Luchino, n.d.r.) entrambi caduti in combattimento in Egitto di lì a qualche settimana, decorati rispettivamente di medaglia d’oro e di medaglia d’argento al Valore Militare, riposano nel Sacrario Militare Italiano di El Alamein. Anche un paracadutista cegliese faceva parte della gloriosa divisione che venne quasi tutta sterminata nella campagna nord-africana: l’allora ventunenne Giuseppe Verità preso prigioniero dagli inglesi proprio l’ultimo giorno della battaglia di El Alamein. L’auspicio è che l’avvenimento possa ancora essere recuperato all’insegna del recupero della memoria storica.