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Brindisi, morta dopo il ricovero con mal di testa: giovedì l’incarico per l’autopsia

 
Antonio Negro

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Antonio Negro

Infiltrazioni di acqua al Perrino di Brindisi

Dopo il primo ricovero la 15enne sarebbe stata dimessa senza accertamenti diagnostici e con un integratore vegetale

Domenica 30 Ottobre 2022, 13:22

BRINDISI - Sarà conferito al medico legale giovedì prossimo, da parte della Procura, l’incarico di eseguire l’autopsia sulla salma di Martina Carriero, la ragazza di 15 anni morta all’ospedale Perrino dove in prima istanza si era recata con i parenti accusando un forte mal di testa. L’accertamento autoptico e gli esiti degli esami che eventualmente ne seguiranno dovrebbero chiarire le cause del decesso dall’adolescente, che ha lasciato attonita l’intera città. Contestualmente alla nomina del perito-settore che eseguirà l’autopsia, i famigliari della giovane vittima indicheranno un proprio medico di fiducia che, in qualità di perito di parte, assisterà all’esame.

Nel frattempo, tra l’incredulità ed il dolore di parenti e amici della studentessa, le indagini hanno consentito di ricostruire la escalation di eventi drammatici che hanno avuto epilogo nella tragedia. Martina si era presentata la prima volta al Pronto soccorso dell’ospedale Perrino di Brindisi il 20 ottobre, accusando un forte mal di testa che già da diverse ore non le dava pace. Nella circostanza non sarebbe stata sottoposta ad approfonditi esami diagnostici e, dopo un consulto medico, sarebbe stata dimessa con l’indicazione di assumere un integratore vegetale.

Nelle ore a seguire, però, la cefalea ha continuato ad attanagliare l’adolescente con dolori lancinanti, sempre più invalidanti e insostenibili. Al punto che sabato 22 ottobre, circa 48 ore dopo il primo ricovero, i genitori hanno riportato la ragazza al Pronto soccorso del Perrino, facendo presente ai medici che dopo il primo ricovero e l’assunzione dell’integratore il forte malessere persisteva. A quel punto la giovane è stata ricoverata in Pediatria e si è proceduto a diversi esami diagnostici, da cui sarebbe emersa la necessità di un trasferimento nel reparto di Neurochirurgia del Perrino e di un intervento chirurgico, inizialmente fissato per la giornata di martedì 25 ottobre. Poi però - forse a causa dell’aggravarsi delle condizioni - l’intervento chirurgico è stato anticipato alla giornata di lunedì 25 ottobre. E ad intervento eseguito, i medici avrebbero comunicato ai congiunti della ragazza che l’intervento era «tecnicamente riuscito» e non restava, quindi, che attendere il decorso dell’operazione in Terapia intensiva. Purtroppo però nella fase post operatoria la 15enne è peggiorata, fino alla tragedia dell’altro giorno e all’avvio dell’inchiesta da parte della magistratura, che ha proceduto al sequestro delle cartelle cliniche e ad ascoltare i genitori della vittima, nell’immediatezza dei fatti, tramite gli agenti delle Volanti della Questura di Brindisi, disponendo anche l’autopsia per la quale giovedì sarà conferito incarico al medico legale.

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