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Brindisi, caso Asl: «dosi finite». Smarrito il tampone di un positivo

 
Pierluigi Potì

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Pierluigi Potì

Brindisi, caso Asl: «dosi finite». Smarrito il tampone di un positivo

Caso Covid a Brindisi

Disagi e disservizi: a farne le spese una donna 88enne all’hub del rione Bozzano, dove dopo quattro ore di attesa è stata rispedita a casa

Venerdì 15 Luglio 2022, 08:03

La Asl di Brindisi sul banco degli imputati per una duplice vicenda dai contorni a dir poco paradossali. Il filo conduttore è il Covid e, in particolare, nella prima fattispecie, le vaccinazioni che, con la risalita dei contagi, hanno ripreso vigore, senza però il dovuto zelo nell’organizzazione delle somministrazioni. A farne le spese, mercoledì scorso presso l’hub vaccinale del rione Bozzano, è stata una donna di 88 anni che, dopo quattro lunghe ore di attesa (legate al fatto - altro aspetto assurdo della vicenda - che per la somministrazione era stato chiamato un solo infermiere), è stata rispedita a casa (assieme alla figlia che la accompagnava) perché la scorta di dosi... era finita. Un’autentica odissea per l’anziana utente che ha pagato sulla propria pelle la disorganizzazione del servizio: in quel giorno, infatti, l’Asl aveva previsto un «open day», chiamando a raccolta l’utenza già prenotata e quanti avrebbero voluto vaccinarsi senza un preventivo appuntamento.

La stessa azienda sanitaria non aveva però messo in conto la possibilità di una eccessiva affluenza, come effettivamente è poi accaduto, atteso che a presentarsi al centro vaccinale sono stati oltre 250 utenti. Un numero superiore alle previsioni che ha portato all’esaurimento delle dosi quando all’appello mancavano ancora una ventina di presenti. Tra essi, appunto, l’anziana donna, la quale, alla notizia dell’impossibilità di effettuare il vaccino, ha accusato anche un malore.

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