francavillaÈ entrata in casa di un’anziana francavillese spacciandosi per un medico della Asl incaricata di effettuare una visita domiciliare.
Le intenzioni della donna erano ben diverse: dopo aver «perquisito» la casa della pensionata, il sedicente medico (che, ovviamente, tale non era) è riuscito a trovare il posto dove l’anziana teneva i soldi e li ha rubati.
Il colpo ha fruttato alla donna 1300 euro, denaro che la padrona di casa teneva nascosto nell’armadio della sua stanza da letto.
Quando la pensionata si è accorta di essere stata vittima di una truffa e di un furto, si è rivolta ai carabinieri.
Messa a verbale la querela dell’anziana, i militari dell’Arma si sono immediatamente messi in moto per identificare l’autrice del reato.
Ci sono riusciti: si tratta di una 22enne di origine siciliana, senza fissa dimora, che è stata denunciata in stato di libertà per truffa e furto in abitazione. Un aiuto agli investigatori è arrivato dalla tecnologia: visionando, infatti, le immagini registrate dalle telecamere dell’impianto di videosorveglianza dell’abitazione della vittima, che i Carabinieri sono riusciti ad identificare il sedicente medico della Asl.
Il primo consiglio delle forze dell’ordine agli anziani che vivono soli è: non aprite agli sconosciuti e non fateli entrare in casa.
Diffidate degli estranei che vengono a trovarvi in orari inusuali, soprattutto se in quel momento siete soli in casa. Regola numero due: prima di far entrare in caso uno sconosciuto accertarsi della sua identità ed eventualmente farsi mostrare il tesserino di riconoscimento. Regola numero tre: nel caso abbiate ancora dei sospetti o c’è qualche particolare che non vi convince, telefonate all’ufficio di zona dell’ente e verificate la veridicità dei controlli da effettuare. Attenzione – aggiungono i militi – a non chiamare utenze telefoniche fornite dagli interessate perché dall’altra parte potrebbe esserci un complice. Regola numero quattro: tenete a disposizione, accanto al telefono, un’agenda con i numeri di pubblica utilità così da averli a portata di mano in caso di necessità. Regola numero cinque: non date soldi agli sconosciuti che dicono di essere funzionari di enti pubblici o privati di vario tipo.