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Brindisi, la rabbia di un imprenditore «11 anni per riaprire mio ristorante»

 
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Brindisi, la rabbia di un imprenditore «11 anni per riaprire mio ristorante»

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«Una storia che avrebbe scoraggiato chiunque - racconta l'uomo - ho lottato contro burocrazia. Spese folli per tasse e parcelle»

Sabato 29 Giugno 2019, 15:54

15:55

BRINDISI - «Abbiamo speso più soldi per tasse, burocrazia e avvocati che per la consistente ristrutturazione del locale stesso». L’imprenditore pugliese Gianfranco Mazzoccoli commenta così in una nota la riapertura dopo 11 anni di «lungaggini burocratiche e conseguente inattività» del ristorante Dentromare, che si affaccia direttamente sulla spiaggia di Specchiolla, in provincia di Brindisi. Una storica pescheria con cucina che ha lavorato dalla metà degli anni '70 fino al 2008, quando è stato rilevato dalla Sommità Group.

«Quella del ristorante Dentromare - racconta Mazzoccoli dopo l'inaugurazione - è una storia di burocrazia che avrebbe scoraggiato qualsiasi imprenditore che, arrivando in Puglia, avesse voluto investire in questa meravigliosa terra. Leggiamo cifre sulle previsioni che parlano di un calo del 15% delle presenze di turisti nella regione, di carenza delle strutture ricettive e poi ci scontriamo con una burocrazia asfissiante».

«In questi 11 anni - denuncia - il Comune di Carovigno con una mano ha preteso il pagamento delle concessioni demaniali e con l'altra ha impedito di fatto la ristrutturazione e il conseguente utilizzo di un bene che non abbiamo potuto sfruttare in attesa di risposte, richieste di chiarimenti e autorizzazioni per lavori di sola ristrutturazione interna e manutenzione esterna». «Si preferiva che questo immobile - conclude Mazzoccoli - rimanesse un rudere, come quelli che lo circondano. Un ennesimo monumento alla Puglia peggiore».

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