BRINDISI - Droga, katana illegalmente detenuta ed una mini serra con una piantina di cannabis. È quanto scoperto dai carabinieri della Compagnia di Brindisi e del Nucleo Investigativo dopo il controllo di un ugandese che sembrava «semplicemente» ubriaco. Alla fine, per il 33enne Fahad Najib Ziwa Kyambadde, è scattato l’arresto in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di stupefacente, detenzione abusiva di arma e resistenza a pubblico ufficiale e guida sotto l’influenza alcolica. L’arrestato, nel corso di un controllo alla circolazione stradale in Piazza Duomo, ha manifestato palesi sintomi che hanno fatto ritenere ai militari necessario procedere alla verifica dell’eventuale stato di ebbrezza alcolica, tramite l’etilometro. Il dubbio dei militari si è rilevato fondato, posto che la strumentazione ha fatto registrare un valore superiore di oltre il doppio rispetto al limite minimo di 0,5 g/l consentito. Dopo le contestazioni di rito e dei necessari approfondimenti, l’ugandese è stato sottoposto anche a perquisizione personale e domiciliare alle quali lo stesso ha reagito manifestando segni di insofferenza all’autorità ed opponendosi agli atti di polizia giudiziaria, che si sono resi di volta in volta necessari, configurando pertanto ripetutamente il reato di resistenza a pubblico ufficiale. Nel corso delle perquisizioni, è stato trovato in possesso di una dose di cocaina, nonché - presso il proprio domicilio – di una spada del tipo «katana» giapponese, una piccola infiorescenza di marijuana nascosta all’interno della camera da letto, e di una pianta di cannabis indica interrata in un grosso vaso e servita da un apposito impianto d’irrigazione, destinato al suo periodico innaffiamento, nonché un bilancino di precisione digitale, intriso delle stesse foglie della pianta appena sequestrata. Dopo l’arresto, l’uomo ha beneficiato dei domiciliari.

Dopo il fermo per ubriachezza spuntano ulteriori «sorprese»
Lunedì 08 Ottobre 2018, 09:55
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