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Albanese costretto a fare la «naja» in Italia: ora chiede la cittadinanza

 
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Albanese costretto a fare la «naja»in Italia: ora chiede la cittadinanza

Armando, oggi 40 anni, arrivò nel 1991 con i genitori. Andò a scuola, lavorò poi fu chiamato alla leva pur non avendo alcun obbligo

Mercoledì 04 Luglio 2018, 11:47

Un albanese, oggi 40enne, nel 1995 ha fatto per errore il militare in Italia e da allora ha iniziato una battaglia legale per ottenere la cittadinanza italiana. Armando Panariti era arrivato in Puglia con i suoi genitori nel marzo del 1991, sbarcato a Brindisi con altri 27 mila albanesi. La famiglia si stabilì in provincia di Taranto dove Armando, all’epoca adolescente, iniziò a frequentare la scuola e poi a lavorare.

Fu poi chiamato alle armi, nonostante fosse di cittadinanza albanese, e solo alla fine del servizio di leva, fatto tra Lecce, Taranto, Viterbo e San Giorgio Ionico, fu accertato l’errore. Gli fu quindi notificato un foglio di via perché non aveva lavoro e quindi non poteva ottenere il permesso di soggiorno.

Assistito dagli avvocati Raffaele Mascolo e Massimo Santoro, l'uomo, che attualmente vive a Tirana mentre la sua famiglia è ancora in Italia, ha fatto richiesta di cittadinanza italiana interpellando prefetture, organi militari e diplomatici e persino il presidente della Repubblica, senza ottenere risposta.
Nei prossimi giorni, fanno sapere i legali, sarà depositato un ricorso presso la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo

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