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Brindisi, concussione elettorale
arrestato dirigente Multiservizi

 
Redazione Online

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multiservizi Brindisi

Giovedì 10 Maggio 2018, 09:17

11 Maggio 2018, 19:18

BRINDISI - Con l’accusa di concussione elettorale, peculato, furto e ricettazione agenti della Digos di Brindisi hanno posto agli arresti domiciliari Daniele Pietanza, responsabile della gestione del personale della Multiservizi, società partecipata del Comune di Brindisi. L’arresto è stato eseguito sulla base di ordinanza di custodia cautelare emessa dalla magistratura brindisina.

Perquisizioni vengono eseguite nella sede della stessa Multiservizi e anche presso l’abitazione di Pasquale Luperti, ex assessore e consigliere comunale, già sottoposto ad indagini. In tutto gli indagati sono 12. Sei i destinatari delle perquisizioni.

Daniele Pietanza, il capo del personale della partecipata del Comune arrestato con l’accusa di concussione in ambito elettorale, avrebbe inviato - secondo l'accusa - sms a dipendenti della società Multiservizi di Brindisi per invitarli a votare per Pasquale Luperti nel corso delle elezioni del giugno 2016. Luperti è un ex assessore della giunta guidata da Mimmo Consales (Pd) ed è stato successivamente consigliere comunale. Attualmente ha annunciato la sua candidatura a sostengo del candidato sindaco Roberto Cavalera di Forza Italia. Nei confronti di Luperti in passato ci sono state polemiche politiche perché è il figlio e il nipote di Antonio e Salvatore Luperti, entrambi uccisi nell’ambito di una guerra di mala scoppiata alla fine degli anni Novanta per il controllo dei traffici di sigarette di contrabbando.

Nell’inchiesta vengono contestati, a vario titolo, i reati di peculato, furto e ricettazione. E’ coinvolto lo stesso Luperti assieme ad altre 10 persone. Le indagini sono state condotte dalla Digos che ha documentato anche il furto di sei computer in uno dei palazzi del Comune e lavori effettuati dalla Brindisi Multiservizi o da personale della stessa azienda in favore di privati.

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