Roma, 20 nov. (Adnkronos) - "Il sistema pubblicitario italiano è caratterizzato da equilibri molto complessi. Le prime vittime di una eventuale abolizione del canone, tema che periodicamente torna alla ribalta, sarebbero i giornali. Oggi la raccolta pubblicitaria della Rai è limitata rispetto a quella delle televisioni commerciali, perché una parte significativa delle sue entrate deriva proprio dal canone. In assenza di questa risorse, è chiaro che la Rai dovrebbe fare concorrenza ai giornali sul fronte pubblicitario". Così il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri, membro della Vigilanza Rai, intervenendo al convegno "Quale sovranità digitale per l'Europa audiovisiva?'.
"Noi sosteniamo la necessità di rifinanziare il fondo dell'editoria - prosegue - che anche quest’anno è stato incrementato con 200 milioni di euro per i giornali che stanno subendo una crisi, 125 milioni destinati a tutti i giornali italiani, e 60 milioni per supportare l’acquisto di carta, in modo da dare un aiuto specifico al settore".
"La pubblicità, oggi, si sposta sempre più verso le piattaforme online, spesso controllate da grandi colossi globali che pagano poche tasse, il che contribuisce a creare un equilibrio molto delicato. Perciò, il problema non riguarda solo la televisione, ma coinvolge anche altri settori. Anche la Fieg è preoccupata, poiché i giornali stanno attraversando una crisi profonda, aggravata dalla transizione verso il digitale e dalla forte perdita di copie cartacee", conclude.
















