I lavori per la «D’Azeglio» sono fuori dal Pnrr, la dirigente scolastica chiede di posticipare il trasloco e le opposizioni parlano di «strategia fallimentare dell’amministrazione». La vicenda legata agli interventi di adeguamento sismico dell’edificio scolastico di via XXIV maggio continua a far discutere. Martedì, il sindaco Cosimo Cannito ha incontrato a Roma il ministro per gli Affari Europei e il Pnrr Tommaso Foti dal quale ha ricevuto rassicurazioni circa la possibilità dello Stato di finanziare l’opera.
Questo consentirebbe lo svincolo dei fondi Pnrr inizialmente stanziati e di conseguenza toglierebbe il vincolo temporale di conclusione degli interventi fissato per il 31 marzo 2026. I lavori, da realizzare con 3.623.101,59 euro (dei quali 3.200.000, erano inizialmente, di fondi Pnrr e 423.101,59 di fondi comunali) dovrebbero essere avviati a fine mese con una durata delle operazioni prevista in 420 giorni. La consegna del cantiere all’azienda entro il 30 luglio non va però giù alla comunità scolastica che ne chiede il posticipo. «Al momento - ha spiegato la dirigente della D’Azeglio, Concetta Corvasce, a margine di una seduta della commissione comunale Pubblica Istruzione - la notizia non è ancora stata formalizzata alla scuola. Tuttavia, poiché è apparsa sulla stampa, ritengo indispensabile rivalutare le tempistiche previste per il trasloco dei plessi interessati, ossia la scuola dell’infanzia e la scuola primaria. Al momento, per come è calendarizzato, non esistono luoghi fisici dove riallestire le aule».
Le 12 classi di scuola primaria saranno suddivise tra i plessi «Dimiccoli» e «De Nittis», mentre le 7 di scuola dell’infanzia si trasferiranno nel plesso «Principe di Napoli». Quest’ultimo necessità di interventi di ristrutturazione dal costo di circa 200mila euro. I lavori sono già stati appaltati e dovrebbero, secondo quanto garantito dall’amministrazione, concludersi entro i primi giorni di settembre. Anche alla luce di questo, la dirigente della «D’Azeglio» ha proposto di «attendere la conclusione dei lavori di ristrutturazione della scuola Principe di Napoli e, subito dopo - o comunque in un momento di pausa didattica - procedere con il trasferimento di tutti gli arredi, per poter riprendere lì le attività. In questo modo, anche in caso di impedimenti o contrattempi, gli alunni non perderebbero giorni di scuola e si potrebbero avviare regolarmente le attività presso la D’Azeglio». Nel motivare la sua proposta la dirigente ha evidenziato che «nel mese di agosto il personale scolastico non è presente: ha diritto al periodo di ferie e non può vederselo negato. Lo stesso vale per le maestranze: non credo che durante la settimana di Ferragosto siano operative per i lavori da avviare alla D’Azeglio. Inoltre, sebbene il trasloco sia stato affidato a una ditta di trasporti, è necessario che ci sia anche il personale scolastico per supervisionare e coordinare».
La richiesta di posticipare il trasloco verrà ora formalizzata e la dirigente ha espresso la speranza che «l’amministrazione tenga conto di queste esigenze». L’iniziativa della comunità scolastica ha trovato il supporto dei consiglieri di opposizione Michela Diviccaro (Coalizione Civica) e Giuseppe Paolillo (Pd), entrambi componenti della commissione Pubblica Istruzione. I due hanno parlato di «strategia fallimentare» dell’amministrazione sulla D’Azeglio chiedendo al sindaco come sia possibile sostituire i fondi Pnrr con quelli Statali, quando la promessa si tradurrà in atto definitivo e come faccia il ministro «a impegnarsi in tal senso senza essere ministro delle Finanze, men che meno ministro della Pubblica Istruzione, e avendo una delega sul Pnrr che di fatto non riguarda più la D’Azeglio».