Sabato 06 Settembre 2025 | 02:50

Timbrava il cartellino e andava via, tornava solo se chiamato: ai domiciliari Baccaro, anestesista dell'ospedale di Bisceglie

 
Redazione Cronaca

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Timbrava il cartellino in ospedale e andava via, tornava solo se chiamato in sala operatoria: arrestato chirurgo nella Bat

foto d'archivio

L'indagine della Polizia: il medico 50enne si allontanava in auto o in moto e tornava a casa, soprattutto in occasione dei turni pomeridiani e notturni

Giovedì 26 Giugno 2025, 10:11

27 Giugno 2025, 08:39

Era in turno di servizio anche mercoledì notte. Al lavoro però non ci è andato, stavolta perché alcune ore prima ai suoi polsi sono scattate le manette: Sante Alessandro Baccaro, 50 anni, medico anestesista dell’ospedale di Bisceglie, è finito agli arresti domiciliari con l’accusa di essere un assenteista. Per decine di volte, dal novembre 2024 ad alcuni mesi fa, il professionista avrebbe abbandonato il reparto senza giustificazione.

Baccaro stamattina dovrà comparire per l’interrogatorio di garanzia davanti al gip Lucia Altamura che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare su richiesta del pm Francesco Tosto, che ha contestato al medico le ipotesi di truffa aggravata ai danni del servizio sanitario nazionale e falso in attestazioni e certificazioni di servizio.
Baccaro, in servizio in Terapia intensiva, è uno specialista in anestesia e terapia del dolore. Nel 2018 si era candidato alle elezioni comunali di Bisceglie in una lista collegata al candidato di Fratelli d’Italia prendendo 14 voti. Le indagini sono partite a seguito di un esposto presentato alla Procura di Trani, che ha delegato le indagini alla Polizia di Stato. Gli investigatori hanno dunque cominciato a pedinare l’anestesista, scoprendo il suo modus operandi: per diverse volte avrebbe timbrato il cartellino all’inizio del turno, effettuato il passaggio di consegne con i colleghi smontanti, e quindi avrebbe lasciato senza giustificazione l’ospedale (molto spesso in sella a una moto) per tornare a casa o dedicarsi ad altre questioni personali. Tornava al lavoro solo a fine turno, oppure se gli veniva espressamente richiesto per telefono dal reparto in caso di urgenze. Un comportamento che si sarebbe ripetuto soprattutto durante i turni pomeridiani o le guardie notturne, lasciando così scoperto l’ospedale, e che sarebbe stato portato più volte all’attenzione dei superiori del reparto. Ma nonostante questo il medico avrebbe continuato ad assentarsi.

La Procura ha dunque contestato il rischio di reiterazione del reato e quello di inquinamento probatorio, ed è scattata quindi la misura cautelare. Ieri la Asl Bat, come previsto dalla legge a seguito della notifica dell’arresto, ha disposto la sospensione cautelare di Baccaro e dovrà poi attivare il procedimento disciplinare.
Non è la prima volta che la Polizia si interessa alla sanità della sesta provincia. Lo scorso anno un’indagine simile, condotta sempre dal pm Francesco Tosto, aveva portato all’arresto ai domiciliari (con le accuse di concussione e peculato) un radiologo, Francesco Nemore, e la sua infermiera Cosima Abbattista: avrebbero organizzato la loro personalissima lista d’attesa per effettuare esami (gratuiti o pagati in nero) a persone raccomandate oppure ad amici e parenti. Il medico ha nel frattempo presentato le dimissioni per andare in pensione, l’infermiera invece è stata reintegrata in servizio.[red.cro.]

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