Sabato 06 Settembre 2025 | 11:15

Bat, la bocciatura è illegittima: un’allieva vince il ricorso al Tar

 
LInda Cappello

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LInda Cappello

Bocciatura illegittima L’allieva vince il ricorso

Il caso riguarda una ragazza al terzo anno di scuola superiore

Venerdì 06 Settembre 2024, 12:07

PROVINCIA BAT - Si assenta spesso da scuola perché non sta bene, poi rimane incinta e alla fine è bocciata. Secondo il Tar di Bari, però, la mancata attivazione di corsi di recupero e l’incongruenza tra i voti rilevabili dal registro elettronico e il giudizio espresso nello scrutinio finale rendono illegittima la bocciatura. È stato quindi accolto il ricorso avanzato dai genitori di una studentessa del terzo anno di un istituto superiore della Bat.

Alla fine del primo trimestre, a dicembre del 2023, la ragazza aveva una media del sei, riportando insufficienze in tre materie. La scuola, però, non aveva attivato alcun corso di recupero per permettere all’allieva di recuperare. Nel corso dell’anno, poi, la giovane si era assentata spesso a causa di alcuni problemi di salute (malanni, febbre, mal di testa), che avevano reso necessario lo svolgimento di alcuni accertamenti. In relazione alla situazione sanitaria, i genitori avevano sempre prodotto la documentazione medica, aggiornando tempestivamente i docenti e ricevendo dagli stessi messaggi di vicinanza e sostegno.

In occasione di una riunione, svoltasi il 2 aprile scorso, la madre e il padre avevano persino ricevuto rassicurazioni dai professori in relazione al fatto che la figlia sarebbe stata promossa.

Alla fine, la studentessa era stata ammessa allo scrutinio finale con una media del 6,22, riportando insufficienze in alcune materie. Alcuni problemi legati alla gravidanza l’hanno poi costretta ad ulteriori assenze. A causa delle quali l’allieva non aveva potuto effettuare le ultime verifiche, che fra l’altro erano state comunicate alla madre con una mail inviata il 2 giugno, giorno festivo.

«Nessun docente ha avanzato ai genitori perplessità sulla possibilità che la minore potesse non superare l’anno scolastico», scrivono i giudici del Tar motivando l’accoglimento del ricorso. «È mancato un adeguato preavviso sull’andamento negativo del rendimento scolastico. La scuola ha informato i genitori solo mediante il registro elettronico. Tuttavia, vi è stata una difettosa comunicazione e uno scarsa informativa in ordine all’esito infausto dell’anno scolastico. Ciò ha un rilievo nella valutazione della correttezza e trasparenza del rapporto della scuola con i genitori.

«Dai voti rilevabili dal giudizio - si legge ancora - in ben tre delle materie che successivamente hanno determinato la mancata ammissione all’anno successivo, emerge che l’allieva ha riportato una media complessiva superiore alla sufficienza e, in ogni caso, la lieve insufficienza in filosofia è stata incongruamente arrotondata per difetto. I docenti non hanno tenuto in considerazione lo stato di salute e la gravidanza affrontata dalla minore. Non hanno nemmeno considerato che le assenze della minore sono dipese da quelle particolari condizioni, né che, nonostante la mancata partecipazione alle lezioni, il rendimento dell’allieva è stato mediamente sufficiente. I professori non hanno inteso valorizzare, in alcun modo, che la media dei voti riportata dall’alunna durante l’intero anno scolastico è sempre andata oltre la sufficienza, né hanno considerato l’impegno profuso dalla stessa per migliorare le insufficienze riportate nelle singole materie durante l’infrapentamestre».

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