Sabato 06 Settembre 2025 | 15:54

Incarichi e favori alla Provincia Bat e al Comune di Trani, arrestati in nove: chiedevano soldi, pesce e persino acqua minerale

 
Linda Cappello

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Linda Cappello

Reati contro la pubblica amministrazione: nove arresti tra Bat, Bari e Salerno, indagati pubblici ufficiali e imprenditori

Indagine della Procura di Trani, sequestrati beni per oltre un milione di euro. Accuse di corruzione e turbata libertà degli incanti

Giovedì 11 Luglio 2024, 09:22

12 Luglio 2024, 19:00

TRANI - Pesce fresco (aragoste da 300 euro, ricci e ostriche imperiali), prosciutti, pneumatici e persino fardelli d’acqua minerale ed esami medici urgenti in un centro privato di Trani. C’è anche un percorso benessere tra i vari regali che avrebbe ricevuto Vincenzo Guerra, 54 anni, ingegnere di Triggiano e dirigente della Provincia Bat arrestato ieri con l’accusa di corruzione insieme ad altre 8 persone nell’ambito di un’inchiesta su diversi affidamenti della Provincia e del Comune di Trani. Diciassette in tutto le persone indagate, sequestrati immobili e altri beni per circa un milione di euro. Le accuse, a vario titolo, sono di corruzione propria e impropria, turbata libertà degli incanti e della scelta del contraente, truffa aggravata, subappalti non autorizzati e falso ideologico nell’ambito degli affidamenti effettuati da Provincia BAT e Comune di Trani, oltre che di reati ambientali.


In carcere oltre a Guerra sono finiti anche Francesco Gianferrini, 65 anni, di Canosa, ex dirigente del Comune di Trani e della Provincia, Giuseppe Marselli, 37 anni, di Bitonto, dirigente della Provincia e direttore dei lavori del cantiere della discarica Cobema, Paolo Misuriello, 53 anni, di Barletta, ingegnere. Ai domiciliari invece Giorgio Bellomo, 50 anni, di Bari, ingegnere, Gianluca Intini, 49 anni, di Castellana, ingegnere, Antonello Lattarulo, 50 anni, di Noci, ingegnere, Andrea Leone, 65 anni, di Andria, imprenditore, Giovanni Battista Guerra, 63 anni, di Trani, agronomo. Obbligo di dimora a Cellamare per Regina Ricciardi, moglie di Vincenzo Guerra. Divieto di contrarre con la pubblica amministrazione per Gaetano Centanni, 60 anni, di Bari, Francesco Matera, 40 anni, di Barletta, Giovanni Rilievi, 42 anni, di Bitonto. Sospensione dai pubblici uffici per 6 mesi a carico di Francesco Lomoro, 49 anni, di Bari, dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Barletta.


Le ordinanze firmate dal gip Domenico Zeno sono state eseguite dalla Guardia di Finanza di Barletta, con il comandante provinciale colonnello Pierluca Cassano e il comandante del Nucleo Pef, tenente colonnello Giuseppe Bifero. L’inchiesta, coordinata dai pm Francesco Tosto, Giuseppe Aiello e Ubaldo Leo, nasce come una costola del fascicolo sui lavori di messa in sicurezza della discarica Cobema di Canosa in cui è ipotizzata una frode processuale perché, nel corso di un incidente probatorio, si è scoperto che lo stato dei luoghi era stato alterato. Il perito - si legge - invece di trovare una «una discarica in stato di abbandono con erbaccia incolta», come emerso nei precedenti sopralluoghi, aveva scoperto «un cantiere in corso d’opera» per la rimozione di una enorme quantità di rifiuti speciali liquidi sulla base di una gara d’appalto della Provincia Bat.
In questo ambito il dirigente Guerra avrebbe affidato all’ingegnere barlettano Misurello l’incarico di coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione per 31.720 euro: agli atti dell’inchiesta c’è anche un’altra determina dirigenziale relativa alla liquidazione di un acconto alla Sgm Ingegneria Srl di Misurello per 19mila euro. Come contropartita l’ingegnere si sarebbe messo a disposizione del dirigente: dalla consulenza nella gestione della ristrutturazione della villa a Cellamare alla fornitura di pesce fresco, alle quote di cene in ristoranti di Andria, Barletta e Bisceglie. Accuse simili per l’ingegnere Gianluca Intini, libero professionista e membro del Comitato tecnico per le materie ambientali della Provincia, che avrebbe ottenuto un incarico per lo screening Via dei lavori alla discarica da 45mila euro (a fronte di un limite di 40mila euro per gli affidamenti diretti sotto soglia), ma sono emersi «costanti rapporti personali e commerciali» fra la società della moglie di Guerra e la Gifin srl dello stesso Intini.


C’è poi la vicenda che riguarda il funzionario tecnico della provincia Giuseppe Marselli: gli viene contestato di aver affidato i lavori per la revisione di sei bagni presso la scuola Archimede di Andria alla ditta dell’imprenditore barese Gaetano Centanni. Opera che è stata poi data in subappalto, non autorizzato, alla Gr Impianti di Giacomo Rilievi: il quale, come controprestazione, avrebbe effettuato alcuni lavori idraulici nell’abitazione del funzionario. Si parla della posa in opera di «box e due termosifoni», sostituzione di valvole termostatiche, manutenzione derivante dalla scarsa pressione dell’acqua, rimozione immondizia, montaggio specchio e cucina quantificati in almeno 690 euro.
La Procura di Trani aveva chiesto 14 arresti in carcere. Nell’elenco c’era anche Ambrogio Giordano, di Foggia, amministratore unico dell’Amiu di Trani, deceduto a maggio in un incidente stradale. L’ingegnere era accusato di turbativa d’asta per l’ affidamento di un incarico ritenuto illegittimo all’agronomo Giovanni Battista Guerra su richiesta di Gianferrini.
Già all’indomani delle perquisizioni (nel 2022) la Provincia Bat era intervenuta avviando i procedimenti disciplinari nei confronti degli indagati (Gianferrini si era dimesso, scegliendo la pensione) e trasferendoli ad altri incarichi, nominando un avvocato (Antonio La Scala). Mercoledì 17 a Trani conferenza stampa del presidente Lodispoto.

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