Sabato 06 Settembre 2025 | 21:35

Andria, l'ascensore è rotto da un mese: il calvario quotidiano di uno studente disabile per raggiungere l’aula

 
Nico Aurora

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Nico Aurora

Ascensore rotto da un mese, per lo studente disabile raggiungere l’aula è un calvario quotidiano

Il 18enne tranese frequenta l’Itis Jannuzzi di Andria. Il preside: Provincia a conoscenza del problema

Venerdì 17 Maggio 2024, 07:00

TRANI - Discriminato per colpa di un ascensore rotto da troppo tempo. Questa è la storia di un 18enne tranese, diversamente abile, che frequenta il quarto anno dell’Itis Jannuzzi di Andria, oggi formalmente Itt penalizzato dalle lungaggini burocratiche che impediscono la riparazione dell’ascensore della sua scuola. Dal punto di vista logistico l’alunno è pienamente consapevole del fatto di dovere fare il pendolare ogni giorno tra la sua città e quella in cui ha sede l’istituto tecnico che frequenta. All’interno di quel plesso, però, la sua qualità di vita da un mese è cambiata, e purtroppo in peggio.

Da tanto, infatti, è bloccato l’ascensore che gli consentirebbe di raggiungere la sua aula di lezione al primo piano senza l’aiuto dei collaboratori scolastici. Il giovane, infatti, ha una invalidità parziale che lo costringe a camminare con l’ausilio di un deambulatore. Ma questo poi diventa un ostacolo insormontabile nel momento in cui, non funzionando l’elevatore, lo studente è costretto a salire per le scale: con una mano riesce ad appoggiarsi al passamano ma dall’altra parte ha bisogno di qualcuno che lo assista ed un altro che porti su anche il deambulatore.

Questa storia si sta ripetendo da troppe settimane e, peraltro, non riguarda soltanto lui ma anche una docente con un problema non così importante come quello del ragazzo, ma in ogni caso anch’ella oggettivamente penalizzata, così come di volta in volta studenti che si infortunano durante le loro attività sportive.

La mamma del ragazzo, la signora Vincenza, da tempo è in contatto con la dirigenza scolastica sollecitandola ad una soluzione. Ed a sua volta il preside dell’istituto, Giuseppe Monopoli, ci assicura di essere stato protagonista di un fitto carteggio sia con la Provincia di Barletta Andria Trani, deputata a risolvere i problemi dell’edilizia scolastica, sia con lo stesso operatore che si occupa della manutenzione degli ascensori. Da quest’ultimo si è sentito rispondere che la Provincia è perfettamente a conoscenza del problema, ma non ha ancora fatto in modo che la ditta possa risolverlo.

Sembra di comprendere, dunque, che si tratti di una questione meramente economica che però si sarebbe dovuta superare con tempestività. Infatti un problema di questo tipo, prolungandosi per così tanto tempo, determina una barriera non soltanto fisica, ma anche morale e psicologica per un ragazzo che dovrebbe solo concentrarsi sull’attività scolastica ed invece si sente, suo malgrado, un alunno di serie B.

Il cronista ha provato a contattare il presidente della Provincia, Bernardo Lodispoto, per avere da lui ragguagli circa i tempi di soluzione del problema: restiamo in attesa di una risposta che rassicuri il ragazzo, la famiglia e tutti gli attori interessati a questa vicenda che sarebbe dovuta essere ordinaria e, invece, sta diventando spiacevolmente straordinaria.

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