Sabato 06 Settembre 2025 | 11:31

«Vincenza era una di noi»: azienda si offre di pagare i funerali della donna uccisa ad Andria. Il marito resta in carcere

 
Redazione online

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Femminicidio ad Andria, domani l'udienza di convalida del fermo per il marito

Domani intanto, sarà eseguita l’autopsia sul corpo della donna uccisa ad Andria e al termine degli esami la salma sarà consegnata alla famiglia. I funerali, che dovrebbero tenersi nei primi giorni della prossima settimana, dovrebbero essere celebrati a Barletta.

Venerdì 01 Dicembre 2023, 10:10

16:01

ANDRIA - L’azienda per cui lavorava Vincenza Angrisano, la donna di 42 anni uccisa ad Andria martedì scorso dal marito, Luigi Leonetti, di nove anni piu grande, si è offerta di pagare i funerali della donna. Secondo quanto si apprende, la ditta vorrebbe creare anche un fondo in favore dei figli della vittima, di 6 e 12 anni.

Dal giorno del delitto, un nastro nero ha listato a lutto le pagine social della azienda che fino a domenica ha sospeso le comunicazioni commerciali. «Vincenza era una di noi - si legge in un post pubblicato subito dopo l’omicidio - ci siamo visti pochi giorni fa nella nostra sede, ci hai raccontato i tuoi sogni, i tuoi obiettivi e soprattutto la gioia di far parte di una grande community di donne che si sostengono a vicenda». "Questi sogni - prosegue il post - ti sono stati strappati via ma ti promettiamo che continueremo a far rumore per garantire che non scenda mai il silenzio su episodi come questo. Rumore che da oggi risuonerà anche per te. Ciao, Vincenza».

Domani intanto, sarà eseguita l’autopsia sul corpo della donna e al termine degli esami la salma sarà consegnata alla famiglia. I funerali, che dovrebbero tenersi nei primi giorni della prossima settimana, dovrebbero essere celebrati a Barletta.

Resta in carcere il marito che ha confessato l'omicidio

Intanto il marito di Enza, resterà in carcere. Lo ha deciso la gip del Tribunale di Trani, Anna Lucia Altamura, che non ha convalidato il fermo per mancanza del pericolo di fuga, ma ha emesso nei suoi confronti una ordinanza di custodia cautelare in carcere, in quanto ha ritenuto sussistenti sia i gravi indizi di colpevolezza sia le esigenze cautelari.

Leonetti, nel corso dell’udienza di convalida del fermo che si è tenuta ieri, ha ammesso le proprie responsabilità confermando quanto già confessato al magistrato della Procura di Trani Francesco Chiechi e ai carabinieri subito dopo il delitto.

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