BARLETTA - Partiamo dal tempo. Dai fatti. E dalle parole. L’unico ascensore presente a Barletta fu inaugurato il primo agosto 2019. Dopo una lunghissima attesa. in quella data i rappresentanti di Rete Ferroviaria Italiana in un comunicato ufficiale fecero sapere alla cittadinanza e alle autorità locali che: «L’ascensore entrato oggi in funzione rientra in un piano di investimenti di circa due milioni di euro che Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) ha destinato all’abbattimento delle barriere architettoniche nella stazione di Barletta e che si concluderà nel primo semestre 2020 con la realizzazione di un ascensore sul primo marciapiede, attiguo alla scalinata che porta ai binari».
Ora proviamo a fare un calcolo di quanto tempo sia passato. Al momento invano. Innanzitutto tutta la seconda metà del 2020. Tutto il 2021. Tutto il 2022. E 11 mesi del 2023. I giorni? 1228. Milleduecentoventotto. Attenzione, però, in ognuno di questi santi giorni i disagi non sono mai mancati se si considera che mancando l’ascensore sul primo marciapiede praticamente chi vuole prendere quello presente nel sottopassaggio che porta al secondo binario di fatto deve «sciropparsi» proprio quelle barriere architettoniche che sarebbero dovute sparire nel «primo semestre del 2020».
Proviamo a riproporre le domande: Perchè tutto questo? Per quale motivo chi ha una deambulazione ridotta deve subire questa ingiustizia? Fino a quando tutto questo? Sarebbe opportuno che si faccia chiarezza in merito a questa vicenda. Proprio in occasione dell’inaugurazione dell’ascensore il sindaco Cannito dichiarò: «Il completamento degli interventi con la realizzazione dell’altro ascensore renderà la stazione ferroviaria completamente libera da barriere architettoniche e funzionale e fruibile per tutti». Al sindaco è mai pervenuta qualche nota in merito? E’ mai stato chiesto conto di tutto questo?. Qualche giorno fa della vicenda si è anche interessata la deputata di Fdi Mariangela Matera. Al 10 novembre del 2023 l’ascensore al primo binario resta un sogno. I disagi no. Anche le risposte sono non pervenute.