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Trani, cade un pino: tragedia sfiorata

 
Nico Aurora

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Nico Aurora

Trani, cade un pino: tragedia sfiorata

Il gravissimo episodio si è verificato l’altra sera in via Malcangi, tra i civici 67 e 69

Venerdì 19 Maggio 2023, 14:01

TRANI - Fra un possibile angelo custode ed un paletto dissuasore, capace di reggere da solo il peso di un grande albero, si è consumata l’ennesima storia di un verde pubblico trasandato, in questo caso condominiale, anche e soprattutto a causa della mancata ottemperanza a precise disposizioni impartite. È il caso di quanto accaduto l’altra sera intorno alle 21, in via Malcangi, tra i civici 67 e 69 di fronte alla chiesa del Sacro Cuore. Lungo quel marciapiede c’è una fila di sei alberi, di cui una palma e cinque pini: uno di questi, a causa della mancata manutenzione associata con le abbondanti precipitazioni degli ultimi giorni, è caduto rimanendo però conficcato in un paletto parapedonale posizionato sul marciapiede, circostanza che ha invitato che il tronco piombasse direttamente sulla sede stradale.

Questo ha evitato conseguenze peggiori rispetto a quelle che avrebbe potuto avere un vero e proprio impatto al suolo, ma è anche vero che la chioma si è proiettata esattamente sul marciapiede opposto, nei pressi del citofono di uno stabile: lì un giovane aveva appena suonato a casa di un suo amico perché dovevano farsi una passeggiata. Il ragazzo, un diciottenne, con la coda dell’occhio si accorgeva dell’albero che precipitava verso di lui e, con un balzo laterale felino, si poneva al riparo evitando l’impatto. Il miracolato aveva citofonato cercando il figlio del compianto Guido Melega, persona da tutti benvoluta e amorevolmente ricordata in città: chi ha fede non ha fatto fatica ad individuare proprio in lui l’angelo custode di questa scampata tragedia.

Nessun danno neanche alle auto parcheggiate, e fortunatamente nella zona non transitavano altre vetture in entrambe le direzioni. Disagi per un pullman di linea il cui conducente però, dopo complicate manovre, ha potuto riprendere la marcia utilizzando percorsi alternativi. Sul posto, inizialmente, gli agenti dei Commissariato, poi quelli della Polizia locale e soprattutto Vigili del fuoco e operatori dell’impresa De Grecis, incaricata della manutenzione del verde pubblico in città. Il personale di quest’ultima si è diviso i compiti, con gli operai a sminuzzare l’albero insieme con i vigili del fuoco, e gli agronomi ad operare le valutazioni relativamente ai pini confinanti: ne è nata la decisione di tagliarne un altro nelle prossime ore

Eppure tutto questo era stato scritto non ieri, ma addirittura a settembre 2017 dall’allora dirigente dell’Area lavori pubblici, Giovanni Didonna, con un’ordinanza che adesso diventerà centrale in un percorso che, da amministrativo, potrebbe anche sfociare nelle sedi giudiziarie. Il provvedimento fu emanato nei confronti dell’amministratore del relativo complesso condominiale, per intimargli «la potatura urgente e drastica per eliminare qualsiasi pericolo, considerando anche la particolare ubicazione degli esemplari, adiacenti una strada frequentata da bus di linea ed autovetture, nonché caratterizzata dalla presenza di attività commerciali».

In particolare il secondo pino partendo da sinistra (ma non dovrebbe essersi trattato di quello caduto), «presenta una branca molto sporgente sulla strada ed un evento atmosferico potrebbe causarne la caduta».

Nel 2017, dunque, quel pino andava subito tagliato e gli altri drasticamente potati: non accadde nulla. Peraltro non è dato conoscere come mai, a fronte dei mancati interventi da parte del condominio, il Comune non abbia agito in danno dello stesso, non effettuando quegli lavori accertati come necessari e urgenti, ma lasciando che gli alberi restassero in quella condizione. Oggi, a distanza di sei anni, ci troviamo con un pino caduto, un altro prossimo al taglio e gli altri che, nel migliore dei casi, dovranno essere drasticamente potati. Ma non è tutto, perché a breve saranno ispezionati tutti gli alberi simili presenti sul territorio comunale, sia pubblici, sia privati, e non è da escludere che altri siano soppressi. Non appare un caso che, soltanto due giorni prima, un altro pino era caduto nella non distante via Zara, staccandosi da un marciapiede che era stato recentemente rifatto proprio a causa della deformazione della pavimentazione determinata dalle radici degli alberi. Subito dopo quella caduta, gli operatori del verde pubblico avevano tagliato un pino confinante per motivi precauzionali.

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