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Energia rinnovabile, un parco eolico marino nel Nord Barese

Energia rinnovabile, un parco eolico marino nel Nord Barese

 
Nico Aurora

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Nico Aurora

Otranto, il grido di «no» al parco eolico in mare

Il nuovo progetto riguarda lo specchio d’acqua che va da Trani al capoluogo pugliese

Domenica 05 Giugno 2022, 12:05

TRANI - Prende forma il progetto di un nuovo parco eolico marino al largo della costa del nord barese, e precisamente da Trani a Bari. Si tratta di un altro procedimento di autorizzazione unica, rispetto a quello già conosciuto nei mesi scorsi, per la realizzazione e l’esercizio di un impianto offshore di produzione di energia mediante lo sfruttamento del vento nel mare Adriatico meridionale ai sensi di legge. Il Ministero delle infrastrutture e mobilità sostenibili, e la Capitaneria di porto di Barletta, hanno pubblicato l’istanza per l’ottenimento di una concessione demaniale marittima per la durata di 30 anni, ai sensi del Codice della navigazione, per l’occupazione degli specchi d’acqua e delle zone del demanio marittimo interessate dall’installazione e dall’esercizio di un parco eolico offshore. L’impianto viene indicato al largo della costa di Molfetta e da realizzarsi oltre le 12 miglia nautiche dal litorale. La società richiedente è la Rei (Recupero ecologico inerti) con sede legale a Cavallino, in provincia di Lecce. L’istanza è dello scorso 16 febbraio.

L’estensione delle aree interessate è la seguente: lo specchio d’acqua oltre il limite delle acque territoriali è pari a poco più di 21 milioni di metri quadrati; quello entro il limite delle acque territoriali è di 676mila metri quadrati; la zona demaniale marittima a terra misura 56 metri quadrati. Il tratto di mare in questione viene definito antistante i comuni di Bari, Giovinazzo, Molfetta, Bisceglie e Trani ed è per questo che nella competenza rientrano, oltre alla Capitaneria di porto di Barletta, anche quelle di Bari e Molfetta. L’impianto eolico sarà composto da 60 aerogeneratori eolici, di tipo galleggiante, per la potenza complessiva di 840 megawatt da realizzarsi oltre le 12 miglia nautiche dalla costa. Le 60 turbine saranno installate su torri tubolari in acciaio e le relative fondazioni flottanti suddivise in 12 sottocampi.

A monte vi saranno le linee elettriche in cavo sottomarino di collegamento fra gli aerogeneratori e la stazione elettrica di raccolta e trasformazione offshore, con tutti i dispositivi di trasformazione di tensione e sezionamento necessari.
Vi è poi la stazione elettrica offshore, ovvero tutte le apparecchiature elettriche (tra interruttori, sezionatori ed altro) necessarie a raccogliere l’energia prodotta nei sottocampi eolici elevandone l’attenzione da 66 a 400 kilowatt.
Ed ancora l’elettrodotto di connessione formato da un primo tratto in cavo marino e da un secondo tratto di cavidotto interrato, entrambi da 400 kW, per collegare l’impianto alla rete di trasmissione nazionale. Operatori e cittadini interessati potranno presentare osservazioni entro il prossimo 26 giugno alla Capitaneria di porto di Barletta, a tutela dei loro eventuali diritti attinenti gli usi pubblici del mare fra traffico, navigazione, pesca e diporto. Decorso il termine e valutate le osservazioni, si procederà subito dopo a dare corso alle pratiche inerenti la concessione richiesta. Il precedente progetto riguardava 80 pale eoliche marine da 600 megawatt da Barletta a Bari, spalmate su un’estensione acquea di oltre 4 milioni di metri quadrati. L’impianto eolico offshore in questione è proposto dalla società Hope, di Bari.

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