CANOSA DI PUGLIA - Boom della coltivazione della canapa in Puglia. Chi pensa che cannabis sia soltanto sinonimo di fumo, si sbaglia. Nei confronti di questa varietà vegetale di antica tradizione, infatti, l'interesse è cresciuto in maniera notevole, in particolare per merito delle sue molteplici utilità in tantissimi campi, dal settore tessile a quello edile, passando per quello medicale.
E non è un caso che, specie negli ultimi anni, si sia registrato un vero e proprio incremento della coltivazione della cannabis in Puglia. Si contano, infatti, più di 200 aziende e 400 ettari coltivati, numerose le idee innovative nella trasformazione della canapa, dalla birra alla ricotta e agli eco-mattoni isolanti, dall’olio antinfiammatorio alle bioplastiche, fino a semi, fiori per tisane, pasta, taralli, biscotti e cosmetici e ancora vernici, saponi, cere, detersivi, carta o imballaggi, oltre al pellet di canapa per il riscaldamento che assicura una combustione pulita.
L’Italia è la seconda produttrice europea, dopo la Francia, nel settore della coltivazione della canapa e la Puglia è la regione italiana in cui nel corso degli anni si è riscontrato un incremento delle coltivazioni particolarmente importante. Questo incremento è stato sospinto dall’approvazione da parte del Consiglio regionale della Puglia, nel 2017, di una legge volta alla promozione della coltivazione della canapa, alla sua trasformazione e alla commercializzazione.
La Puglia è anche la regione in cui ha sede l’unica azienda autorizzata, sia dall’Aifa che dall’Ufficio centrale per gli stupefacenti del Ministero della Salute, per la commercializzazione all’ingrosso di preparazioni vegetali a base di cannabis.
«In particolare, l’officina farmaceutica Farmalabor è stata autorizzata all’importazione dalla Spagna, alla ripartizione e al confezionamento del principio attivo, un olio estratto di cannabis 15% Thc (il tetraidrocannabinolo, ovvero il cannabinoide che genera le più grandi polemiche circa la legalizzazione di questa sostanza, ndr).
Tale estratto è utilizzabile per l’allestimento di preparazioni galeniche magistrali, diluendolo in laboratorio galenico alla concentrazione prescritta dal medico», spiega Fabio Di Francesco, consulente tecnico galenica e cannabis di Farmalabor, azienda leader con sede a Canosa di Puglia e punto di riferimento per l’industria galenica in Italia.
Infatti, in base al decreto del Ministero della Salute del 2013, i medici possono utilizzare in terapia non solo il Thc ma anche i composti vegetali che lo contengono, inclusi estratti e tinture a base di cannabis. «L’uso terapeutico dei cannabinoidi è consentito dalla legislazione italiana in relazione a molte malattie neurodegenerative, metaboliche, tumorali, epilessie farmacoresistenti, nel dolore cronico e in molte altre patologie», aggiunge Di Francesco, tra i maggiori esperti del settore.