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Barletta, Polivalente scolastico: corsa contro il tempo per le aule

 
Rino Daloiso

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Rino Daloiso

Barletta, Polivalente scolastico . Corsa contro il tempo per le aule

Foto Calvaresi

Dichiarato inagibile a fine giugno, ora in corso i lavori di ristrutturazione

Giovedì 17 Settembre 2020, 10:19

Barletta - «A corollario di quanto su esposto e fatta salva la disponibilità dell’intera copertura finanziaria da parte della Regione Puglia, si conferma che il cronoprogramma dei lavori prevede la consegna dei tre plessi del Polivalente scolastico di Barletta entro la data di apertura dell’anno scolastico previsto, come noto, per il giorno 24 settembre 2020».
Firmato: ing. Elio Sannicandro, direttore generale di Asset; ing. Antonio Mercurio, responsabile del procedimento; dott. Antonio Mario Lerario, dirigente della Sezione pugliese di Protezione civile.

Si conclude così il documento inviato lo scorso 1° settembre da Asset (Agenzia regionale strategica per lo sviluppo ecosostenibile del territorio, un organismo tecnico operativo a supporto della Regione) al sindaco di Barletta Cosimo Cannito, e, per conoscenza, al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e al prefetto di Barletta, Andria, Trani Maurizio Valiante.
Insomma, è in atto una vera e propria corsa contro il tempo per far sì che 1.732 studenti degli istituti Cassandro, Fermi, Nervi e Garrone, suddivisi in 79 aule, possano tornare nelle aule dichiarate inagibili con grande urgenza e preoccupazione lo scorso 24 giugno durante una riunione in Prefettura. Come si ricorderà, lo svolgimento degli esami di maturità fu spostato immediatamente in altri plessi scolastici.

La lettera ricostruisce quanto è accaduto. «A seguito di segnalazione da parte del competente dirigente scolastico - si legge - la Provincia di Barletta-Andria-Trani, d'intesa con il sindaco del Comune di Barletta, affidava ad apposito tecnico l'incarico di valutazione della sicurezza strutturale e statica a livello locale dell'Istituto scolastico Polivalente Fermi-Nervi-Cassandro, sito in Barletta via Madonna della Croce, numero 265».

L’«apposito tecnico» è l’ing. Giacomo Alicino dello Studio Vitone di Bari. «L’esito delle ispezioni e degli approfondimenti effettuati da detto professionista - continuano Sannicandro, Mercurio e Lerario - riportati in apposita relazione, oltre a specificare che si rende necessario eseguire ulteriori controlli e verifiche tecniche, concludono con l'evidenziazione di criticità che configurano aperte "condizioni di inaffidabilità e di vulnerabilità tali da suggerire l'adozione di provvedimenti cautelari, non essendo soddisfatti i livelli di sicurezza minimi imposti dalle Norme in ambiente gravitazionale».

Tutto ciò «veniva comunicato il 9 luglio scorso alla direzione generale dell'ufficio scolastico territorialmente competente, al prefetto, al presidente della Regione, segnalando la situazione di grave pericolosità e chiedendo insieme alla dichiarazione dello stato di emergenza, in relazione alle condizioni di eccezionalità, la disposizione di corrispondenti misure finanziarie di copertura, per supporto della protezione civile regionale per l'adozione delle conseguenti misure emergenziali».

Seguivano riunioni in Prefettura. Il 21 luglio il prefetto convocava il presidente della Provincia Barletta, Andria, Trani, il sindaco di Barletta, il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, il dirigente della Sezione pugliese di Protezione civile, il direttore generale di Asset Puglia, il comandante provinciale dei vigili del fuoco, i dirigenti scolastici di Cassandro, Fermi, Nervi, Garrone e i rappresentanti sindacali. Nell’incontro tutti i presenti concordarono sulla «necessità e l'urgenza di trovare una soluzione adeguata in vista della imminente ripresa nuovo anno scolastico 2020/2021, tenuto conto della consistenza del problema attesa la dimensione numerica della popolazione scolastica». Nel Polivalente, infatti, sono stati finora ospitati 1.732 studenti, di cui 1.289 degli istituti Fermi, Cassandro, Nervi distribuiti in 59 classi e 443 dell'istituto professionale Garrone distribuiti in 22 classi, di cui 3 nel corso dell’anno sono rientrate nel plesso originario.

Tre le ipotesi emerse: messa in sicurezza della struttura, realizzazione di una struttura temporanea o doppi turni. Fu deciso di fronteggiare la situazione di eccezionalità e di emergenza mettendo in sicurezza la struttura considerata qualche settimana prima in "condizioni di inaffidabilità e di vulnerabilità tali da suggerire l'adozione di provvedimenti cautelari”, secondo la consulenza redatta dall’ing. Vitone. Solo che relazione uguale e contraria, al momento, non si in quanti l’abbiano letta.

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