TRANI - « Il castello svevo di Trani è chiuso per importanti lavori di restauro previsti con il finanziamento del Pon Fesr 2014-2020. Sarebbero già dovuti terminare ma, a causa dell’emergenza sanitaria, si sono protratti oltre il tempo previsto. Da qui è nata la necessità di chiudere la struttura fino al 31 agosto».
Così Matteo Scagliarini, coordinatore regionale della Funzione pubblica Cgil per i Beni culturali, replicando all’assessore ai Lavori pubblici, Domenico Briguglio, che sul suo profilo social ha duramente contestato tempi e modi della chiusura del maniero federiciano di piazza Re Manfredi.
LA POLEMICA - «Una comunicazione scarna e rilasciata su un foglio attaccato con quattro punes al portone di ingresso, e noi al Comune di Trani non ne sapevamo nulla», scrive Briguglio che lamenta un presunto, mancato dialogo con la Direzione generale dei musei della Puglia ed un conseguente ritorno negativo per l’immagine turistica della città, che avrebbe invece meritato un rilancio proprio a Ferragosto.
Scagliarini è di ben altro parere e chiarisce: «L’assessore Briguglio avrebbe dovuto meglio conoscere lo stato dei luoghi e certamente non poteva non essere a conoscenza delle limitazioni della struttura a causa dei lavori in corso, protrattasi a causa del lockdown. Certamente tenere la struttura chiusa a Ferragosto può sembrare impopolare ma, quando riaprirà, il castello avrà numerosi servizi in più e funzionerà in piena sicurezza, a differenza di quanto non sarebbe stato se fosse rimasto aperto in questo periodo. Inoltre - sottolinea Scagliarini -, poiché il personale non soltanto di Trani, ma anche di altre strutture resta limitato all’osso, avere chiuso il castello per questo periodo ci consentirà molto probabilmente di evitare le tante chiusure domenicali e festive che hanno, quelle sì penalizzato tantissimi utenti della struttura fino a fine anno da un paio di anni a questa parte».
I LAVORI - I lavori, nel frattempo, consentiranno anche l’utilizzo del portone del piazzale ovest, collegato all’altro capo con il nuovo ponte levatoio costruito proprio grazie ai finanziamenti con cui si sono realizzati i lavori.
Di questo aveva parlato molto favorevolmente proprio il sindaco, Amedeo Bottaro, presentando recentemente il grande progetto del Parco urbano costiero che prevede la riqualificazione dell’ex distilleria Angelini attraverso la realizzazione una grande area verde direttamente collegata al castello proprio grazie a quel ponte.
«Ci piacerebbe che il dialogo con l’amministrazione comunale - fa sapere Scagliarini - si concentri sulla necessità di incrementare il personale di questa e altre strutture. A Trani non ci sono ormai più di cinque dipendenti e questo ha determinato la contrazione dell’apertura, che una volta era con orario continuato ed oggi, invece, con soluzione di continuità.
Rimbocchiamoci le maniche per riconsegnare agli utenti un castello veramente al passo con i tempi».
Il tutto nell’attesa anche della nuova gara d’appalto pluriennale per la concessione dei servizi al visitatore, ormai scaduta. Nelle more dell’emanazione del nuovo bando si procederà ad una proroga tecnica in favore del concessionario uscente, ovvero Novapulia.