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Legambiente: mare da bollino rosso a Barletta nei pressi del canale H

 
Nico Aurora

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Nico Aurora

Legambiente: canale H a Barletta inquinamento da bollino rosso

foto Calvaresi

Secondo l’esito della rilevazione annuale risulta uno dei due siti più inquinati di puglia

Martedì 11 Agosto 2020, 10:05

È una Barletta da bollino rosso quella che spicca nella mappa del mare pugliese di Goletta verde con riferimento all’estate 2020. Infatti, due soli siti regionali figurano come fortemente inquinati ed uno è proprio lo specchio di mare definito «Fronte foce canale di ponente», sulla omonima litoranea della città co-capoluogo della Bat. L’altro dato negativo, per la cronaca, viene da Carovigno, in provincia di Brindisi, con il bollino rosso impresso sulla foce del Canale reale di Torre Guaceto.

Peraltro, il dato di Barletta rappresenta una conferma oltre modo spietata, dal fronte dell’associazione ecologista, di qualche piccolo segnale d’allarme che già si era notato anche con riferimento ai dati (comunque entro i limiti) rilasciati da Arpa Puglia all’inizio dell’estate.

Legambiente, che con i suoi tecnici effettua i prelevamenti di campioni di acque di balneazione decisamente più sotto costa, ha rilasciato una fotografia del sito particolarmente critica: basti pensare che I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, Escherichia coli) e sono considerati “inquinati” i campioni in cui almeno uno dei due parametri superi il valore limite previsto dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) e “fortemente inquinati” quelli in cui i limiti sono superati per più del doppio del valore normativo.
Ebbene, considerando che i limiti di legge sono rispettivamente di 200 unità formanti colonie per gli enterococchi intestinali e 500 per Escherichia coli, a Barletta siamo in presenza di oltre 400 unità formanti colonie per il primo parametro e più di 1000 per il secondo.

Escono invece bene dall’analisi del Cigno verde i cinque restanti siti della Bat sottoposti a campionamento: a Margherita di Savoia, la Riserva naturale di salina alla foce del torrente Carmosina e la spiaggia Belvedere presso il lungomare Cristoforo Colombo; a Trani la scogliera sottostante il Monastero di Colonna e lo specchio d’acqua a destra del molo lungo la spiaggia del lido Matinelle; a Bisceglie la spiaggia sottostante il Salsello all’incrocio con via Mauro Dell’Olio.

«Il monitoraggio di Goletta non intende sostituirsi in alcun ai controlli ufficiali - precisa il presidente regionale di Legambiente, Francesco Tarantini -, ma punta a scovare le criticità ancora presenti nei sistemi depurativi, prendendo in considerazione i punti scelti in base al “maggior rischio” presunto di inquinamento, individuati dai circoli locali e dai cittadini attraverso il servizio di segnalazione Sos Goletta. Foci di fiumi e torrenti, scarichi e piccoli canali che spesso troviamo sulle spiagge sono i veicoli principali di contaminazione batterica dovuta alla insufficiente depurazione dei reflui urbani o agli scarichi illegali che, attraverso i corsi d’acqua, arrivano in mare. Le località costiere, inoltre, sono spesso oggetto di problematiche che si estendono fino ai comuni dell’entroterra.

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