Sabato 06 Settembre 2025 | 12:14

Trani, assolto 4 volte dipendente comunale: risarcito con 30mila euro

 
Nico Aurora

Reporter:

Nico Aurora

Trani, assolto 4 volte dipendnte comunale: risarcito con 30mila euro

Dopo quattro procedimenti penali connessi al compimento del proprio lavoro

Mercoledì 08 Luglio 2020, 12:50

TRANI - Ha riportato ben quattro assoluzioni con formula piena, grazie alle quali ha diritto a un risarcimento di 30mila euro da parte del Comune di Trani. Lo stesso ente, però, non ne rende noto il nome.

Infatti, a seguito di sanzioni irrogate dall’Autorità garante della privacy, i documenti sono nell’esclusivo possesso del segretario generale, Angelo Lazzaro, che per non violare la privacy dell’interessato, nel provvedimento che autorizza il rimborso ne sostituisce il nome con «omissis».

Nell’atto non compare neanche il numero di matricola e, dunque, siamo in presenza di un risarcimento, peraltro legittimo, a un dipendente comunale beneficiato da assoluzioni, in virtù delle quali il cronista potrebbe avere scritto il nome nel passato. Ma tale nome, oggi, non si può divulgare non per scelta della testata giornalistica, bensì per restrizioni della pubblica amministrazione.
In ogni caso, dovrebbe trattarsi di un funzionario dell’Ufficio tecnico «sottoposto - si legge nel provvedimento -, per fatti connessi al compimento del proprio ufficio, a più procedimenti penali per i quali ha comunicato nel tempo la volontà di avvalersi della tutela giudiziaria prevista dai Contratto collettivo nazionale di lavoro e dal regolamento comunale per il patrocinio legale dei dipendenti, approvato con deliberazione del Commissario straordinario del 10 giugno 2015, per quanto applicabile “ratione temporis“, indicando il legale prescelto».

Ebbene, a seguito del passaggio in giudicato dei pronunciamenti di archiviazione o assoluzione, per non aver commesso il fatto o perché il fatto non sussiste, il dipendente ha presentato nel tempo richieste di rimborso spese per tutela giudiziaria per complessivi quattro giudizi.
Tuttavia, per due richieste di rimborso, sono stati introdotti giudizi innanzi al Tribunale di Trani, definiti con sentenza di primo grado.

Lo spirito del provvedimento, a questo punto, «per porre fine e/o evitare l’instaurazione di ulteriori contenziosi, è stato di perfezionare un accordo in ragione del quale Il Comune di Trani, a tacitazione e saldo di ogni diritto o pretesa per rimborso spese di difesa nei quattro giudizi definiti con archiviazione/assoluzione, riconosce al dipendente che accetta, con rinuncia espressa ad ogni ulteriore rivendicazione, il complessivo 50.752 euro, Iva compresa».

Materialmente, però, al dipendente andranno 29.182,40 euro (Iva compresa), poiché la parte restante «deve intendersi compensata e definitivamente introitata nel bilancio dell’ente - scrive il segretario generale -, in ragione di credito certo liquido ed esigibile, vantato dall’ente nei confronti del medesimo dipendente».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)