ANDRIA - «Neppure 23 morti e 57 feriti hanno convinto la Regione Puglia ad adeguare la sicurezza delle infrastrutture su ferro. A quattro anni dal disastro tra Andria e Corato, l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie conferma che tutto è ancora in corso di adeguamento. Nessun rispetto per i morti e i pendolari pugliesi, la Regione non muove un dito». Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini commentando l’udienza preliminare sull'incidente ferroviario tra due convogli di Ferrotramviaria che il 12 luglio 2016, sulla tratta tra Andria e Corato, causò la morte di 23 persone e il ferimento di altri 51 passeggeri.
«Il senatore Matteo Salvini sappia che è dal 2013 che la Regione Puglia investe - stanziando 83 milioni di euro - nei sistemi di sicurezza per la circolazione ferroviaria». Così l’assessore regionale ai Trasporti, Giovanni Giannini, replica al leader della Lega che, riferendosi al processo in corso per il disastro ferroviario di quattro anni fa sulla Corato-Andria (23 morti e 51 feriti), ha accusato la Regione Puglia di non aver adeguato la sicurezza delle infrastrutture su ferro.
«Il dossier dell’Agenzia Nazionale - sostiene invece Giannini - dà atto che tra le 5 gestioni più virtuose italiane ce ne sono due pugliesi: la Ferrotramviaria che ha completato l'attrezzaggio della linea al 78% e le Ferrovie del Gargano, il cui completamento è al 100%. La censura dell’Agenzia è invece indirizzata ai 7 operatori che non hanno ancora attrezzato con i sistemi di controllo della marcia del treno, un solo chilometro di linea. La Regione ha il compito di mettere a disposizione le risorse: i tempi di attuazione sono determinati dai soggetti attuatori. Appare quindi veramente incredibile addebitare le responsabilità dei ritardi alla politica. Vale la pena ricordare che i tempi di approvazione dei progetti ferroviari hanno tempi lunghi che incidono notevolmente sui tempi di realizzazione». "Prima di parlare - conclude Giannini - lasciandosi andare nelle sue consuete operazioni di sciacallaggio, è meglio che le notizie le legga con più attenzione, evitando interventi fuorvianti e distorsivi».