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Redazione online
13 Maggio 2020
BARLETTA - «In tempi di Coronavirus, accade che un lavoratore dopo aver denunciato, attraverso il proprio sindacato di riferimento, la mancanza di dispositivi di protezione individuali viene licenziato in tronco. È quanto successo a Luigi Lionetti, dipendente della Notaro group servizi srl che ha in gestione i servizi cimiteriali della città di Barletta».
Così Michele Rizzi (Assemblea permanente) interviene con una nota per denunciare il caso. «L’operaio in questione - attacca - ha ricevuto la lettera di licenziamento con effetto immediato il 6 aprile scorso perché avrebbe pubblicizzato un articolo dove la Filcams Cgil, sindacato del quale Lionetti è tra l’altro rappresentante sindacale aziendale, denunciava la mancanza di dispositivi di protezione individuali che l’azienda ovviava solo il 31 marzo».
«La Notaro group - prosegue Rizzi - ha ritenuto tale comportamento "lesivo dell'immagine della nostra società". In tempi di Corona virus, dove il rischio contagio è rischiosissimo, un lavoratore che sollecita la sua azienda a dotarsi di dispositivi di protezione individuali, quale protezione per i lavoratori e per gli altri, viene "premiato" con il licenziamento».
Secondo Rizzi: «I conti non tornano. Non sarà che la Notaro group abbia voluto sbarazzarsi di un operaio scomodo che ha sempre fatto valere i propri diritti e quelli dei propri colleghi?».
A proposito, Rizzi ricorda che «il Lionetti assieme ad altri lavoratori ex interinali e al sottoscritto, promosse la lotta che portò alla loro assunzione in Barsa dopo mesi e mesi di vertenza».
Di qui una serie di interrogativi: «E il sindaco di Barletta, Cannito e l'assessore ai servizi pubblici Passero, al corrente della vicenda cosa fanno? Permettono che la Notaro group servizi srl di Campi salentina licenzi un lavoratore semplicemente per aver denunciato la mancanza di Dpi? Si lavano le mani come Ponzio Pilato?».
«Ebbene - ribadisce Rizzi - noi le mani ce le laviamo solo per il virus ma non di fronte ai diritti dei lavoratori, per questo chiediamo che la Notaro group ritiri il licenziamento e che il sindaco Cannito e l'assessore Passero richiamino l'azienda all'osservanza del rispetto dei diritti dei lavoratori e della comunità barlettana, non fosse altro perché l'azienda leccese ha avuto l'appalto dal Comune di Barletta».
La conclusione: «Di certo, di fronte al silenzio di Comune e società, saremo costretti ad intraprendere varie forme di lotta».
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