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Bat, concorso funzionari ex Provincia: c'è l'ombra di una parentopoli

 
Massimiliano Scagliarini

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Massimiliano Scagliarini

Bat, concorso funzionari ex Provincia: c'è l'ombra di una parentopoli

Tra gli ammessi politici e loro parenti: quattro posti per 12 mesi

Sabato 14 Dicembre 2019, 08:47

12:47

La graduatoria definitiva dovrebbe essere pubblicata giusto prima di Natale. E qualcuno, come è giusto, passerà le feste con in tasca un contratto nella ex Provincia Bat. Soldi della Regione, che finanziano l’assistenza agli studenti disabili delle scuole superiori, e che qui sono stati usati - in parte - anche per quattro assunzioni a tempo determinato.
Ai bandi pubblici, naturalmente, può partecipare chiunque. Ed a questo, in totale, sono arrivate 147 domande spalmate tra quattro profili, due da impiegato e due da funzionario.

Dodici mesi sono meglio di niente, soprattutto se - la convenzione con la Regione è triennale - possono essere rinnovati. Ed ecco che l’elenco degli ammessi, per coincidenza, contiene moltissimi nomi vicini alla politica locale: Barletta, Trani e soprattutto Margherita di Savoia, la città del sindaco-presidente Bernardo Lodispoto, eletto alla guida della Provincia a fine settembre battendo il sindaco di Barletta, Mino Cannito, anche grazie al supporto del consigliere regionale Filippo Caracciolo, in un mix sinistra-destra difficilissimo da decifrare.

Fermo restando che nulla autorizza a esprimere alcun tipo di sospetto (chiunque - lo ripetiamo - può partecipare a qualunque bando pubblico), non può non suscitare una qualche sorpresa l’inserimento nella lista degli ammessi alla prova orale per il posto da funzionario della cugina di Caracciolo, Margherita (la sorella del consigliere regionale, omonima, già lavora al Comune di Barletta come agente di polizia municipale), e di due suoi fedelissimi al Comune di Trani, entrambi del Pd: l’assessore Maria Nenna e il consigliere Giacomo Marinaro.

Qualche chilometro più a nord, a Margherita di Savoia, vivono alcuni grandi sostenitori del sindaco-presidente Lodispoto. Anche loro, ovviamente, hanno ogni diritto di partecipare a qualunque bando pubblico. E - sempre nello stesso elenco di ammessi - troviamo Raffaele Bufo, coordinatore di «Margherita cambiaverso», e Maria Rosaria Calamita, moglie dell’ex consigliere comunale e candidato sindaco Francesco Galante. Ancora più su, verso il Foggiano, c’è un altro uomo vicino al Pd, Giancarmine Fiorilli, ai tempi vicesegretario dei giovani di Capitanata.

L’elenco in realtà potrebbe continuare con tanti «amici di» e «collaboratori di» che, però, non hanno cariche pubbliche ma lavorano in enti o strutture finanziate dal pubblico (il Patto Nord Barese-Ofantino, ad esempio). O che è facile ritrovare, nelle foto disponibili sui social, in feste di matrimonio o di inaugurazione di comitati elettorali di esponenti politici molto in vista nella zona. Le liste degli ammessi sono su Internet.

Le prove orali del concorso sono cominciate lunedì e si concluderanno all’antivigilia di Natale. E nulla - nulla - autorizza a pensare che i colloqui non verranno condotte con assoluto rigore e imparzialità. Le quattro selezioni porteranno alla chiamata del vincitore, ma nulla vieta a qualunque altro ente pubblico - ad esempio un Comune, magari della zona - che per puro caso abbia necessità della stessa figura professionale, di far scorrere la graduatoria: lo consente la legge.
Tutto regolare, dunque. Esattamente come la selezione con cui la Barsa, municipalizzata del Comune di Barletta, ha selezionato 13 operatori ecologici tra cui nove laureati (il bando prevedeva fino a nove punti per la laurea). Per coincidenza tra loro c’era anche la figlia di un consigliere comunale locale: ««Non possiamo mica impedirle di partecipare a un concorso pubblico - aveva spiegato l’amministratore della società, Michele Cianci -. La dottoressa l’ha fatto e l’ha vinto: aveva il diritto di partecipare, come ora ha quello di rinunciare all’assunzione».

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