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Il lavoro oltreoceano
Luca De Ceglia
13 Agosto 2019
BISCEGLIE - L’uno è medico ricercatore “molecolare”, ogni giorno col camice bianco negli importanti istituti di ricerca scientifica a Boston alle prese con provette, reagenti, microscopi ed esperimenti. Con un “chiodo” fisso: contribuire in maniera determinante a sconfiggere il cancro.
L’altro, musicista e compositore, in giro per il Texas, miete successi suonando da professionista la tromba, apprezzato solista in grandi orchestre. È la storia di due giovani che avendo un bagaglio di studi faticosi alle spalle hanno deciso con coraggio, di andare all’estero per mettere a frutto le loro qualità e competenze che, altrimenti, in Italia quasi certamente si sarebbero smarrite.
Entrambi, da Bisceglie, sono approdati negli Stati Uniti dove si sono affermati alla grande. Il dott. Mauro Di Pilato è balzato agli onori delle cronache per aver individuato alcuni “meccanismi” per rendere le terapie antitumorali molto più efficaci. Si è in attesa che lo studio condotto in equipe con altri 15 colleghi del terminale ospedaliero della Scuola di Medicina di Harvard (ma il 90% del lavoro porta la firma del medico biscegliese) sia sperimentato sull’essere umano”.
“È stato brevettato e ne ha dato notizia la prestigiosa rivista Nature – dice il dott. Di Pilato – ma sarà applicato nel 2020 con l’impiego di specifici finanziamenti”. In questi giorni il suo pensiero è maggiormente rivolto all’Italia. A fine settembre, infatti, il dott. Di Pilato tornerà nella sua città nativa per qualche giorno come ospite immancabile in una cerimonia nunziale, poi tornerà in volo verso l’America.
La sua brillante ed esemplare carriera proseguirà in un centro scientifico biomedico di Bellinzona (Canton Ticino). Su Facebook scrive: “Ormai manca poco, poco più’ di un mese cara Boston, devo andare. Mi hai dato tanto...io, ti ho dato di più, i in 4 anni volati mi hai visto crescere, ed io pure. Ho visto in te dei cambiamenti che mi fanno sperare per il tuo futuro perchè in fondo hai tutto, ma sei ancora una eterna incompiuta Sei una metropoli che richiama anime di ogni dove ed io in te ho trovato poche ma speciali persone che hanno reso gioioso e piacevole questo viaggio”.
A Kansas City, invece, imperversa Alberto Racanati, 29 anni che dopo la “gavetta” con i gruppi musicali della sua città e gli studi compiuti in Italia e in Polonia, partì da Bisceglie con in tasca i titoli di studio.
Nel 2014, dopo aver inviato numerose e-mail di richiesta di lavoro fu assunto come assistente nella Western Illinois University, un college in Macomb. Fu la svolta della sua carriera artistica. Poi nel 2016 ha vinto due competizioni nazionali da solista ed è stato finalista nel MTNA National Competition”.
Successivamente egli è stato vincitore di una borsa di lavoro come assistente nella University of Missouri a Kansas City. Il talentuoso trombettista Racanati oltre all’attività concertistica in orchestra e da solista, nel 2019 ha conseguito il dottorato di laurea in tromba. Suona freelance in numerose orchestre e gruppi musicali ed insegna sia privatamente sia attraverso scuole musicali.
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