BRINDISI - Tullio Marino si gode la sua creatura. Dopo aver espugnato nell’ordine Avellino e Verona e conquistato i playoff, il general manager della Valtur Brindisi sposta l’obiettivo sulla serie con Rimini. Che si giocherà al meglio delle cinque partite, ma soprattutto consentirà ai tifosi biancoazzurri, presenti sia ad Avellino che a Verona, di poter riabbracciare i propri beniamini al PalaPentassuglia per almeno un’altra volta (due se Brindisi riuscirà a vincere almeno una delle prime due in trasferta).
Un risultato maturato in 72 ore, e arrivato dopo la disastrosa prestazione casalinga contro l’Urania Milano. Una prestazione che aveva alimentato il timore di una squadra ormai scarica sia dal punto di vista fisico che mentale, ma capace sul campo di dimostrare il contrario conquistando i playoff.
«In realtà noi non abbiamo mai pensato fosse finita dopo la sconfitta casalinga contro l’Urania Milano», conferma il general manager biancoazzurro Tullio Marino. «Anche perché tra la grandissima vittoria con Cantù in casa e la brutta prestazione con Milano sono passate solamente poche settimane. Era sicuramente successo qualcosa a livello mentale ma il coach e lo staff tecnico sono stati eccellenti nel resettare e ricaricare le batterie sia fisiche, ma soprattutto mentali, per farsi trovare pronti in questi play-in che ci ridanno una squadra ritrovata, esattamente come quella che a cavallo tra febbraio e marzo aveva impressionato con quella serie importante di vittorie che ci hanno rimesso in carreggiata consentendoci di poterci giocare a partite da domenica i playoff contro Rimini».
Un risultato che in un certo senso ripaga tutti gli sforzi fatti nel corso della stagione da staff tecnico e squadra e che, infortuni a parte, conferma che alla fine le scelte fatte in estate non erano state poi così sbagliate?
«Intanto ci tengo a dire che è il risultato non è ancora raggiunto nel senso che i playoff sono arrivati con grande soddisfazione per via di quello che è successo in questo campionato, per i tanti infortuni, l’avvio difficile, le tante trasferte nella fase iniziale del campionato e poi una squadra ritrovata, e nonostante questo ancora tanti infortuni. Quindi oggi ci godiamo il raggiungimento di un traguardo importante come i playoff con grande soddisfazione, ma sicuramente è innegabile che noi abbiamo iniziato questo campionato con in mente un risultato differente e che oggi siamo nelle condizioni di potercela giocare fino in fondo nonostante il tabellone playoff ci vedrà sempre partire con gli sfavori del pronostico giocando sempre l’eventuale bella in trasferta. Questo lo sapevamo e purtroppo è maturato con le difficoltà incontrate durante la stagione. L’abbiamo ripetuto più volte: questa squadra probabilmente se non fosse stata affettata dagli infortuni, probabilmente qualcosa di più l’avrebbe fatta. Non mi stancherò mai di dirlo, su sette partite giocate al completo ne abbiamo vinte sei di cui due con Udine che ha vinto il campionato. Questo può significare tutto o nulla ma questa squadra al completo sicuramente avrebbe dimostrato sin dall’inizio di valere molto di più di quanto poi i punti in classifica e il tredicesimo posto hanno detto».
Ora i playoff con Rimini. Con quale spirito.
«Evidentemente con lo stesso spirito con il quale abbiamo affrontato le due partite di play-in win or go home, ovvero da dentro e fuori con Avellino e Verona. Il gruppo di ragazzi è ottimo, la voglia di tornare a giocare a Brindisi una partita che conta c’era, perché avevamo lasciato il nostro pubblico con quella brutta prestazione con aria Milano. A fine partita c’è stato un colloquio tra tifosi e giocatori nel quale si chiedeva alla squadra di giocare ancora in casa, e questo succederà. Rimini è una squadra molto ben allestita e ben allenata, che ha disputato una stagione strepitosa. Come si dice, noi partiamo da “underdog”, perché arriviamo in questa griglia da tredicesimi in classifica. Ciò significa che abbiamo tutto da guadagnare rispetto a chi ha fatto una stagione migliore di noi e ce la giocheremo con grande grinta, puntando sulla grande voglia di rivalsa dei giocatori che sono stati fuori parecchio durante la stagione e che ora hanno voglia di dimostrare il loro valore. Così come Rimini, anche noi abbiamo voglia di dimostrare il nostro valore, come gruppo e come squadra intera. Siamo nelle mani di un grande allenatore e di un gruppo di ragazzi eccellenti. Parola al campo e divertiamoci».