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Basile e Pozzecco, quando il talento unisce: «Un ct bravissimo, ha lottato contro tutti»

 
Paolo Pinto

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Paolo Pinto

Basile e Pozzecco, quando il talento unisce: «Un ct bravissimo, ha lottato contro tutti»

«Ha avuto tanta sfortuna, agli Europei quei liberi sbagliati dal migliore...»

Martedì 15 Novembre 2022, 13:04

L’Italia del basket si è destata nuovamente e lo ha fatto in Georgia battendo la formazione di casa e ottenendo il pass per i Mondiali 2023. Scacciati via i venti contrari che spiravano su una Nazionale che ha volutamente fortemente tagliare questo traguardo. Il genio e la sregolatezza del suo coach, ma soprattutto la fame e la voglia di andare oltre gli ostacoli hanno temprato una squadra condita di seconde linee, non per scelta ma per obbligo. L’immagine impressa nella mente degli amanti del basket in Puglia è legata inesorabilmente all’abbraccio tra il «Poz» e il «Baso» di Ruvo di Puglia con tanto di medaglia d’argento al collo. Tra i due quello relativamente più sereno è Gianluca Basile che da tempo ha rifiutato le tossine di palestre e palasport per tornare in campagna e godersi la pesca in mare a Capo d’Orlando. Ma la passione è rimasta immutata nell’ex giocatore ruvese, sempre pronto a dare il suo contributo quando si parla di pallacanestro.

«Sono felice per il Poz - commenta Basile - per un traguardo meritato. Ci sentiamo spesso per messaggi e sono contento per lui e per la Nazionale cestistica. C’è da dire che ha dovuto lottare contro tutto e tutti. Sembra quasi che sulla sua spalla ci fosse una scimmietta nera, perché di sfiga ne ha avuta tanta. Agli europei ero convinto che, superata la Serbia, andasse a medaglia e, invece, si è ritrovato eliminato con il doppio errore dalla lunetta del suo migliore giocatore in assoluto per rendimento. Davvero assurdo se ci si pensa. Contro la Spagna si è ritrovato senza mezza squadra e a giocare con le cosiddette “secondo linee”. Anche contro la Georgia si è ritrovato in lunetta con Paiola e si è ritirato con uno 0/2 a pochi secondi dalla fine e un solo punto di vantaggio. Fortunatamente è andata bene».

Per Gianluca Basile la situazione che si è creata in queste gare di qualificazione è davvero folle: «È vero che non bisogna parlare di fortuna o sfortuna, ma un po’ di malocchio il Poz ce l’ha sicuramente. Per me è raccapricciante sia rifiutare la Nazionale che giocare le gare di qualificazione in un momento in cui ci sono sfide di Eurolega o è in corso l’Nba. È tutto folle: si espongono le cosiddette seconde linee a un massacro. Perché, invece, di accrescere esperienza sono costretti a essere responsabili e decisivi nel momento opportuno. Va a discapito dei mondiali stessi, dello spettacolo in sé per sé».
E poi prosegue: «Ci sono in ballo troppi soldi, molti interessi introiti. Mi infastidisce sapere di un giocatore che rifiuta la Nazionale quando sta bene e non ha infortuni. Così come non capisco tutta questa follia di giocare le gare decisive della qualificazione ai Mondiali e falsare un intero evento. Parlo da estraneo alle società, parlo da giocatore».

Il «Baso» e il «Poz» coppia di grandi amici. Il tecnico della Nazionale fu anche coach di Gianluca Basile a Capo d’Orlando e rivelò che il giovedì mattina non poteva fare allenamento perché lui doveva andare a pescare. «Un giorno - raccontò Pozzecco - arrivò in palestra con la mano fasciata: mi ha raccontato di aver pescato un tonno, che però era stato azzannato da uno squalo mentre lo portavano sulla barca. Per salvare il tonno, Baso si era tagliato con l’amo. Una storia inverosimile, se a raccontarmela non fosse stato lui, il primo nella storia di basket ad aver saltato una partita per essere stato aggredito da uno squalo». Il «Baso», intanto, lancia un messaggio ai giovani: «Indossare la maglia della Nazionale è qualcosa di unico, non sciupate quest’opportunità».

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