Al momento dell’incidente era in auto con suo cugino, 22 anni. Il guidatore forse voleva far provare l’ebbrezza della velocità al ragazzino che sedeva al suo fianco ed è finita in tragedia. Da alcune testimonianze raccolte sul posto si è appreso che la Ferrari arrivava da Arcugnano, lanciata in direzione Vicenza. L'andatura era talmente elevata che sul ponte di Sant'Agostino è decollata. Si è praticamente sollevata dall'asfalto. Micidiale l'impatto a terra. C’è chi ha avvertito una specie di boato.
Alcuni residenti hanno pensato ad un’eplosione. Poi, i testimoni raccontano del bolide ormai fuori controllo che ha finito la sua fatale corsa contro lo spigolo di una casa diroccata. L’auto si è praticamente divisa in due. La parte posteriore è carambolata sul marciapiede e quella anteriore si è piantata sull'altro lato della carreggiata. Scene che non è semplice raccontare. Le parole dei primi soccorritori potevano leggersi direttamente nei loro occhi, nelle espressioni del viso, sconvolte. In quell’auto ridotta quasi in briciole c’era il corpo straziato del ragazzo, letteralmente incastrato tra le lamiere dell’abitacolo. Per lui non c’era più niente da fare. Sono subito apparse disperate anche le condizioni del giovane guidatore. È stato ricoverato all’ospedale San Bortolo, dove stavano facendo di tutto per salvargli la vita.
















