«Quell' impegno morale e ideale che portò Matera, prima città del Mezzogiorno, a insorgere contro gli occupanti nazisti - ha detto Porcari - è un esempio che va trasmesso alle giovani generazioni per combattere a ogni forma di oppressione, in difesa della libertà e della democrazia. E' un impegno che dobbiamo portare avanti nelle istituzioni e nella società civile, coinvolgendo quanti come oggi hanno dato e daranno un contributo concreto ad affermare questa volontà lungo un percorso che toccherà date importanti come la giornata della memoria , della liberazione e la festa della Repubblica».
Al dibattito, intitolato «Memoria e Libertà», hanno partecipato anche il prefetto Francesca Garufi, il presidente della Giunta provinciale, Carmine Nigro, il presidente del consiglio comunale, Wanda Mazzei che hanno rimarcato l' impegno delle istituzioni in difesa della democrazia.
Sono stati, inoltre, presentati un cd rom, realizzato da Francesco Ambrico, e un quaderno dal titolo «Cronaca di una rivolta», redatto da Ente Parco della Murgia e Università della terza età sui fatti dell' insurrezione.
Gli eventi di quella giornata che portò al sacrificio di 26 materani sono stati ricordati da alcuni testimoni, che all' epoca avevano tra gli 8 e i 18 anni. I fatti di quel giorno valsero a Matera nel 1966 la medaglia d' argento al valor militare.
Il programma delle celebrazioni proseguirà nel pomeriggio con la inaugurazione, in contrada Agna-Le Piane, di un monumento in memoria di Antonio Lamacchia, un pastore di 69 anni, trucidato dai nazisti in ritirata nel giorno del suo compleanno. Seguiranno la deposizione di corone di alloro al cippo di via Lucana, che ricorda le vittime del palazzo dell' ex Milizia fascista, in prossimità della ex società elettrica lucana e al monumento ai Caduti di piazza Vittorio Veneto. La giornata sarà conclusa con la celebrazione della messa in San Domenico, officiata da monsignor Salvatore Ligorio, e con un concerto per la pace presso l' Auditorium di piazza del Sedile.
Matera ospiterà il prossimo 5 ottobre 2005 un gemellaggio con i reduci polacchi, che si stanziarono nella città dei Sassi dal 1944 al 1946, con la seconda Armata del generale Vladislaw Anders.
















