Promuovere e valorizzare le produzioni locali, farle diventare un simbolo anche attraverso un logo ad hoc, rafforzare il legame tra il territorio e le sue specificità agroalimentari e gastronomiche.
E’ l’obiettivo del Registro regionale dei Comuni con prodotti a denominazione comunale, il cui Regolamento è stato approvato dalla Giunta regionale nei gironi scorsi. Uno strumento importante che consentirà di riconoscere e tutelare i prodotti a marchio “De.Co.”, garantendo una maggiore visibilità ai Comuni e ai produttori locali.
“Attraverso la sua istituzione, si intende favorire la conoscenza e la promozione dei prodotti e delle tradizioni locali, offrire un marchio distintivo di qualità e autenticità, creare un sistema organizzato di riconoscimento e valorizzazione delle risorse territoriali ed anche sostenere le economie locali attraverso il turismo enogastronomico e culturale” viene evidenziato nella relazione allegata al documento che precisa anche le categorie in cui sarà suddiviso il registro (dai prodotti agroalimentari e gastronomici alle ricette tradizionali, dai prodotti ad alto valore storico agli eventi e manifestazioni come feste, fiere e sagre, alle tecniche particolari di coltivazione e allevamento).
Insomma, una sorta di vademecum complessivo con tutte le indicazioni sulle bontà tipiche dei comuni lucani. Prelibatezze che devono avere caratteristiche “documentate di storicità, territorialità e tradizione”. Per essere iscritti nel Registro, infatti, i prodotti dovranno dimostrare “l’origine e la produzione esclusiva all’interno di un Comune o di un’area delimitata, il legame documentato con la storia, la cultura e le tradizioni locali ed il rispetto delle normative in materia di sicurezza alimentare per i prodotti agroalimentari”.
Ad essere escluse, per evitare duplicazioni, invece, saranno le produzioni che hanno già i marchi Pat, Igp e Dop.
“L’istituzione del Registro regionale dei Comuni con prodotti De.Co. rappresenta un passo significativo nella valorizzazione del patrimonio enogastronomico e culturale della Basilicata. Il Registro, oltre a preservare e promuovere le tradizioni locali, contribuirà a rafforzare l’identità territoriale, favorendo lo sviluppo economico delle comunità locali e aumentando l’attrattività turistica della Regione” sottolinea la Regione. D’altra parte, il Registro segna un importante occasione per scoprire produzioni tipiche di nicchia e per dare voce a territori che potranno mettere così, in mostra nero su bianco, le loro tipicità.