POTENZA - L’importanza «della Cooperazione territoriale europea che determina accordi tra le regioni» è stata sottolineata dal presidente della Giunta lucana, Vito Bardi, il quale oggi a Bruxelles ha incontrato, insieme ad altri amministratori, il vicepresidente esecutivo Ue per la Coesione e le Riforme, Raffaele Fitto. «Intese che - ha aggiunto Bardi - hanno favorito l’integrazione e le sinergie fra ecosistemi regionali dell’innovazione nel mercato interno, aumentando la competitività dell’Ue a livello globale».
Nel comunicato diffuso dall’ufficio stampa della Giunta lucana è specificato che «la Basilicata è tra le 144 regioni europee firmatarie di EURegions4Cohesion, iniziativa promossa dall’Alleanza per la Coesione che riunisce cittadini, associazioni di governi locali e regionali, membri del Parlamento europeo e altri attori con l’obiettivo di mantenere la politica di coesione al centro del modello di sviluppo dell’Unione europea. Proprio per approfondire la questione in vista del prossimo quadro finanziario pluriennale dell’Ue, oggi a Bruxelles una delegazione di venti persone, tra presidenti e assessori regionali, ha incontrato Fitto».
Bardi «pur riconoscendo l’importanza di una riforma del settore, ha sottolineato la necessità di mantenere la centralità delle regioni nella programmazione e attuazione della futura politica di coesione».
«Soffermandosi sulle politiche per le aree interne», il governatore ha detto di ritenere «degna di nota la modalità utilizzata per l’elaborazione del 'Piano strategico nazionale delle aree internè, di prossima approvazione. Si è partiti da una consultazione pubblica, coinvolgendo diversi soggetti per individuare ambiti d’intervento e priorità strategiche per i settori dell’istruzione, mobilità e servizi socio-sanitari, cui destinare risorse del bilancio dello Stato, tenendo conto delle previsioni e risorse del Pnrr e della politica di coesione. Questo metodo - ha spiegato Bardi - caratterizza il Programma regionale Fesr Fse Plus 2021/27 con cui la Basilicata, in linea con la programmazione 2014/20, sostiene azioni di sviluppo territoriale integrato nelle aree urbane e nelle aree interne, in perfetta sintonia con gli orientamenti della Commissione europea e dello Stato italiano circa l’opportunità di prevedere specifiche strategie di sviluppo che coinvolgano direttamente i cittadini e gli enti locali con un obbligo di riserva finanziaria».